Opere su carta: disegni, dipinti e stampe dal XV al XIX secolo

Firenze, 
mer 3 Ottobre 2018
Asta Live 281
186

 Giandomenico Tiepolo

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Giandomenico Tiepolo

(Venezia 1727 - 1804 Madrid)

SANT’AMBROGIO

matita nera, penna e inchiostro, pennello e inchiostro acquarellato, carta vergellata, mm 191 x 140

 

SAINT AMBROSE

black chalk, pen and ink, brush and wash, laid paper, mm 191x140

 

 

Iscrizioni

“Dom Tiepolo” a penna sul piedistallo, autografa; “79” a penna nell’angolo superiore sinistro.

 

Provenienza

Collezione Marchese di Beauchamp, asta Christie’s, Londra, 15 giugno 1965, n. 156; Collezione Hardy; Collezione John e Alice Steiner (acquisito nel 1973); Collezione privata, Londra.

 

Esposizioni

Disegni Antichi dal Secolo XVI al XVIII, Galleria del Giudice, Genova

 

Bibliografia

A. Byam Shaw, The drawings of Domenico Tiepolo, Londra 1962, p. 42; A. Moir, Old Master Drawings from the Collection of John and Alice Steiner, Santa Barbara Museum of Art, 1986, n. 43, pag. 104 – 105.

 

Il foglio faceva parte di un album di disegni di Giandomenico Tiepolo appartenuto al marchese di Beauchamp, appassionato collezionista delle prove grafiche dell’artista.

Il Sant’Ambrogio presenta i caratteri distintivi propri di Giandomenico, allievo e collaboratore del padre sino alla morte di questi nel 1770: nonostante l’adesione al linguaggio paterno, a partire dalla metà del Settecento, nell’ambito del celebre cantiere decorativo all’interno del palazzo arcivescovile di Würzburg, inizia a distinguersi il suo stile personale.

Giandomenico allenta infatti la tensione lineare che scaturisce dai fogli di mano di Gianbattista, riuscendo tuttavia a restituire efficacemente un’apparenza tridimensionale alle figure. I veloci e ondulatori percorsi di penna e pennello sono frutto di una mano sicura e assai perita nel far emergere dalla superficie di carta forme e cose.

Lo spinto sottinsù e l’inclusione del podio hanno condotto Byam Shaw, che per primo pubblicò il nostro disegno, a suggerire una relazione con gli affreschi eseguiti nella villa della famiglia Tiepolo a Zianigno, realizzati verosimilmente intorno al 1791. Successivamente Alfred Moir ha aggiunto come calzante sia anche il confronto con un altro foglio, sempre nell’album appartenuto al Beauchamp prima menzionato, raffigurante un Ercole analogamente scorciato e posto su un podio, forse studio preparatorio per il Camerino dei Centauri della medesima villa.