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ARPA ERARD, FRANCIA, SECOLO XIX

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ARPA ERARD, FRANCIA, SECOLO XIX
cassa in acero con filettatura incisa, elemento frontale in acero con profilature in oro realizzata come una colonna ornata nella parte superiore da tabernacolo con angeli musicanti e lungo il fusto da fregi geometrici e fitomorfi, su base sagomata ornata alle estremità da figure di cani scolpite, sulla fascia in ottone reca la firma del fabbricante Erard 13. Rue du Mail PARIS 3672, cm 180x100x55

AN HARP BY ERARD, FRANCE, 19TH CENTURY

Sebastian Erard nacque a Strasburgo il 5 aprile 1752 e morì a Passy il 5 agosto 1831. Proveniente da una famiglia di origine tedesche, alla morte del padre si trasferì a Parigi ove si dedicò alla costruzione di clavicembali, protetto da Luigi XVI che gli accordò una speciale licenza. Nel 1777 costruì il suo primo pianoforte, il primo ad essere costruito in Francia. Assieme al fratello Jean-Baptiste è ritenuto il più importante costruttore di arpe del secolo XIX, portandole al grado di perfezione che fino ad oggi non è stato ancora superato. Sebastian Erard fece, infatti, passare l’arpa da movimento semplice a doppio movimento. Jean-Baptiste ebbe un figlio, Pierre (1794-1855), il quale nel 1814 raggiunse lo zio a Londra, e dopo la partenza di questi nel 1815 prese in mano la gestione dello stabilimento. Fu Pierre Erard a gestire la ditta di famiglia sino alla sua morte, nel 1855. 

A quest’ultimo si deve il brevetto dell’arpa gotica, a cui appartiene lo strumento in catalogo. La denominazione gotica della nuova arpa è dovuta al suo aspetto estetico che richiama gli elementi decorativi del tardo medioevo. La base della colonna è ornata da rosoni e la sommità, simile ai pinnacoli delle cattedrali gotiche, presenta tre metope che raffigurano donne con cartigli, simili a Madonne in maestà, e altre due con angeli che suonano una tromba. Successivamente la Maison Erard commercializzerà il modello Impero, quello A teste d’ariete e quello Luigi XVI, che si differenziarono dal brevetto del 1836 per l’aspetto estetico, ma rimasero invariati per quanto riguarda le proporzioni della struttura lignea e il corpo sonoro.