COPPIA DI ORCIOLI, AREA METAURENSE, CASTELDURANTE (?), 1618
in maiolica dipinta in policromia con giallo arancio, blu cobalto, giallo antimonio, bianco stagno e bruno di manganese. Uno datato 1618; alt. cm 24,6, diam. bocca cm 9,8 e 11,2, diam. piede cm 10,2 e 10,8
A PAIR OF SPOUTED PHARMACY JARS, AREA OF THE METAURO, CASTELDURANTE (?), 1618
I due vasi farmaceutici hanno corpo piriforme fortemente rastremato verso il basso e terminano in un piede a disco a base piana. Il collo cilindrico si apre in un’imboccatura con orlo estroflesso, sul fronte si apre un beccuccio a cannello e sul retro è collocata un’ansa a nastro larga e rilevata ai bordi.
L’intera superficie dei vasi è interessata da un decoro a trofei con strumenti musicali e conchiglie. Sopra l’ansa, decorata di giallo con un motivo che va ad interessare una larga porzione del corpo del vaso, è dipinto un angelo che tiene in mano la croce e un globo, simbolo del mondo, ai cui piedi corre il cartiglio farmaceutico, redatto in blu con scritte in caratteri capitali e ombreggiato in arancio. Nella parte inferiore, tra il cartiglio e il piede, un emblema cuoriforme con le lettere C.R.D. tracciate in azzurro. In uno dei due orcioli sotto l’emblema della farmacia in un cartiglio si legge la data 1618.
I vasi appartengono ad un’importante Farmacia che annovera molti esemplari custoditi in Musei e collezioni private, tra i quali si ricordano l’orciolo della collezione Cora e due nella collezione Strozzi Sacrati. La tradizionale attribuzione alle botteghe di Casteldurante si apre verso una possibile produzione pesarese, anche se, come già indicato per frammenti presenti anche negli sterri di Urbania e come si dirà nella scheda relativa al lotto successivo, una più larga attribuzione all’area del ducato di Urbino ci pare ancora adeguata.