Importanti maioliche rinascimentali

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TAGLIERE, URBINO, BOTTEGA FONTANA, 1540 CIRCA

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TAGLIERE, URBINO, BOTTEGA FONTANA, 1540 CIRCA

in maiolica decorata in policromia con giallo, arancio, verde, blu, bianco e bruno di manganese nel tono del nero su fondo smaltato; alt. cm 5, diam. cm 26,7 (mancante di piede)

 

A TRENCHER, URBINO, WORKSHOP OF FONTANA, CIRCA 1540

 

Provenienza

Sotheby’s, Importanti maioliche italiane, Firenze, 19 ottobre 1970, lotto 97;

Firenze, Collezione privata

 

 

La maiolica, parte di un antico servizio da puerpera, ha forma sagomata con più piani a scalare, bordo rilevato arrotondato e estroflesso. L’oggetto è interamente smaltato e decorato.

Il decoro in piena policromia interessa l’intera superficie: al centro la raffigurazione dell’Annunciazione in un portico coperto, dove Maria seduta a leggere in una nicchia architettonica, che pare ispirarsi a certe icone ortodosse, indica con un dito verso l’alto dove la colomba dello Spirito Santo appare avvolta in una piccola nube. L’angelo, realizzato secondo i dettami classici delle incisioni, si avvicina a Maria reggendo in una mano il giglio bianco simbolo di purezza, mentre un paesaggio montuoso compare oltre il fornice della finestra. L’orlo a rilievo è decorato con una fitta ghirlanda fogliata con piccoli frutti e legacci intrecciati.

Il verso della coppa è anch’esso decorato con un motivo azzurro quasi evanescente, dove la prima cornice, sagomata a rilievo, riporta un motivo a baccellature seguito da una fascia azzurra decorata con rabesche blu, che termina in un’ultima cornice poco rilevata. Resta un foro al centro, probabilmente di giunzione, che però non sembra coevo.

Jacquelin Marie Musacchio nella scheda di una coppa da puerpera del Walters Museum di Baltimora (inv. n 48.1333.a.b, A. Bayer, Art and Love in Renaissance Italy, New York 2008, pp. 166-167 nn. 78a e 78b) attribuita a Casteldurante, presenta una scutella con tagliere, seppur con qualche perplessità sul fatto che possano appartenere allo stesso servizio, utile a comprendere appieno la funzione della nostra maiolica, che appoggiata all’interno della coppa avrebbe costituito un valido appoggio alle vivande, mantenendole calde, appoggio nel nostro caso garantito dal duplice anello a scalare. Anche la minor cura dedicata alla decorazione dell’esterno ci conferma come quella parte dovesse essere inserita all’interno di un altro contenitore, quello del brodo. Il bordo rilevato costituiva un valido fermo per l’ongaresca superiore.

L’alta qualità complessiva del decoro ci porta a pensare che si tratti di un’opera prodotta nella bottega Fontana attorno al 1540 circa, e quindi ancora nell’ambito di Guido Durantino.