CRESPINA, URBINO, BOTTEGA PATANAZZI, 1580 CIRCA
in maiolica dipinta in blu di cobalto, verde, giallo antimonio, giallo ocra, bruno di manganese, formata a stampo con un umbone centrale rilevato, orlo mosso e corpo sbalzato. La decorazione interessa tutta la superficie senza soluzione di continuità e raffigura Apollo e le Muse, soggetto che ebbe grande successo durante il Rinascimento e fu spesso raffigurato su supporto ceramico anche dai grandi pittori della ceramica. Qui la disposizione dei personaggi intorno ad Apollo è fitta: le Muse, con i loro strumenti musicali in mano, ascoltano il canto del dio seduto al centro con il capo coperto da una corona di alloro; i personaggi sono nove, ma mentre le quattro figure a sinistra paiono ascoltare il canto di Apollo, le cinque a destra volgono lo sguardo altrove, serene e rapite dal canto. Lo stile pittorico è quello della bottega urbinate dei Patanazzi che si fonda su una certa rigidità nel tratto, quasi caricaturale: i volti un poco squadrati con tratti marcati, il naso a L, le bocche chiuse, la muscolatura tornita ma un po’ tozza, e una ripetizione molto tradizionale nella disposizione delle scene e dei paesaggi; alt. cm 6,5, diam. cm 25,8, diam. piede cm 11,4
A MOULDED BOWL (CRESPINA), WORKSHOP OF PATANAZZI, CIRCA 1580
Bibliografia di confronto
C. Ravanelli Guidotti, “Maioliche della più bella fabbrica”. Selezione dalle Civiche Collezioni Bresciane e da collezioni private, Brescia 2006, pp. 84-87 n.20