RENATO MAMBOR
(Roma 1936 - Roma 2014)
Figure
1966
acrilico su tela
cm 180x140
Figures
1966
acrylic on canvas
cm 180x140
Voglio fare di tutto, ballare, cantare, scrivere, recitare, fare il cinema, il teatro, la poesia, voglio espirmermi con tutti i mezzi, ma voglio farlo da pittore perché dipingere non è un modo di fare ma un modo di essere.
Renato Mambor
Renato Mambor, personaggio di spicco della Scuola di Piazza del Popolo di Roma, entrò a far parte del movimento che vedeva già partecipi gli artisti: Mario Schifano, Giosetta Fioroni, Franco Angeli e Tano Festa. Annoverato tra i grandi innovatori artisti, tra i più proliferi delle arti visive, poliedrico ed eclettico, si dedicò alla pittura, al cinema, al teatro, alla scultura, alla scenografia e alla perfomance. Utilizzando varie forme espressive sperimentò linguaggi diversi, creando sempre una relazione visiva: concatenazione di parole, persone e immagini, un cortocircuito tra oggetto e soggetto. Il suo pensiero espressivo ha avuto come elemento principale l’uomo e l’ambiente, agendo come pensiero riflessivo sulla percezione e sulla coscienza. La sua pittura era un suggerimento allo sguardo, una guida al vedere, arte con linguaggio da trasmettere. Nascono così le forme e le sagome di uomini statistici, riempite a campiture di colore omogeneo, i ricalchi fotografici, i segnali stradali e i rulli da tappezzeria.