Giacomo Francia
(Bologna, 1484-1557)
MADONNA CON BAMBINO E SAN GIOVANNINO
olio su tavola, cm 62x51
MADONNA WITH CHILD AND SAINT JOHN THE BAPTIST
oil on panel, cm 62x51
Bibliografia di riferimento
E. Negro, N. Roio, Francesco Francia e la sua scuola, Modena 1998.
Come era consuetudine i figli di Francesco Francia (Bologna, 1447-1449 circa – 1517), Giacomo e Giulio, lavorarono fin da giovanissimi nella fiorente bottega del padre: nelle opere eseguite quando ancora è in vita Francesco è quanto mai difficoltoso sia riconoscere il loro operato da quello del maestro sia distinguere le rispettive mani.
Tuttavia, grazie all’analisi delle poche opere certe - La Madonna col Bambino in trono, due angioletti, i Ss. Gervasio e Protasio e al centro le Ss. Caterina, Giustina con quattro monache benedettine, firmato “JACOBUS FRANCIA P: MDXLIII”, oggi nella chiesa di S. Maria di Piazza di Busto Arsizio, e l’ancona della chiesa di S. Cristina della Fondazza a Bologna, documentata e datata al 1551 - è stato possibile tratteggiare la fisionomia di artista di Giacomo, caratterizzata da figure tendenti alla magniloquenza, con forme semplificate ma solide, visi tondeggianti e gesti pacati, ravvisabili anche in alcune Madonne col Bambino della fase franciana più tarda in cui la critica ha infatti ipotizzato che siano state ideate dal maestro ma eseguite con una larga partecipazione del primogenito, Giacomo appunto. È il caso della Madonna col Bambino e San Giovannino della Galleria nazionale di Parma (E. Negro, N. Roio, Francesco Francia e la sua scuola, Modena 1998, pp. 226-227, n. 125), da cui deriva l’invenzione compositiva della tavola offerta dove la robustezza dei corpi, dettata da una stesura pittorica più sintetica e compatta, rivela analogamente la mano di Giacomo Francia.