Tommaso Salini
(Roma 1575 ca-1625)
SAN GIOVANNI BATTISTA
olio su tela, cm 55,5x70
SAINT JOHN THE BAPTIST
oil on canvas, cm 55,5x70
Bibliografia
Galleria Nella Longari, Spunti per conversare, 2008, Milano, pp.52-54
Il dipinto è corredato da parere scritto di Mina Gregori datato 13 giugno 2006 che qui riportiamo integralmente:
"Il soggetto, che fu tra i più amati di Caravaggio, già di per se ci riporta all'ambiente romano e alla cerchia dei pittori che lo imitarono. Il modo originale, privo di soggezione, di rappresentare il Santo, abbandonato in una posa inconsueta e rivolto al cartiglio dove la scritta che lo riguarda prefigura la passione di Cristo, con il busto visto da pittore naturalista e il lungo braccio articolato con particolare attenzione per assecondare la posa informale, sono caratteristi del pittore Tommaso Salini, seguace e amico di Giovanni Baglione e oppositore di Caravaggio nel famoso processo del 1603.
Nonostante questa presa di posizione, anch'egli, come il Baglione, non sfuggì al fascino del pittore lombardo. Quest'opera è dipinta con una notevole libertà di concezione che si esprime come in Salini, con la funzionalità dinamica della posa, e con una profonda comprensione di quanto consentiva la ripresa dal naturale del modello. Che si tratti del Salini è divenuto certezza procedendo nelle analisi comparative.
Il dipinto che mi conferma definitivamente l'attribuzione a lui è l'Incoronazione di spine' della collezione Neri a Firenze. In quest'opera almeno due figure, il Cristo e l'aguzzino torturatore ripetono lo stesso del volto e il caratteristico naso pronunciato che vediamo nel nostro San Giovannino.
Partendo da questa 'Incoronazione' troviamo innumerevoli riferimenti in altre opere del Salini: e cito in particolare il 'Martirio dei Santi Quattro Coronati', l' 'Amore vittorioso' di Praga, le due 'Incoronazioni di spine' di Mosca e di ubicazione ignota, per le quali rimando al n. 475 di 'Paragone'