MOBILI, DIPINTI E SCULTURE: RICERCA E PASSIONE IN UNA COLLEZIONE FIORENTINA

Firenze, 
mer 16 Ottobre 2019
Asta Live 313
9

GRANDE CREDENZA, LOMBARDIA, SECOLO XVII

€ 6.000 / 9.000
Stima
Aggiudicazione
Valuta un'opera simile

GRANDE CREDENZA, LOMBARDIA, SECOLO XVII

in noce con profilature e intagli in legno dorato, piano di forma rettangolare con bordo a becco di civetta sotteso da cornice dorata, due stretti sportelli a imitare cassetti appaiati sottostanti, intagliati a ramages floreali alternate a mascheroni e inquadrati agli angoli e al centro da riserve sformellate intagliati con lo stemma della famiglia Borromeo, composto dalla scritta Humylitas sormontata da corona, cui seguono due coppie di sportelli sformellati intervallati ai lati e al centro da lesene intagliate a motivo di mascherone dalla cui bocca fuoriesce un nastro che trattiene panoplie, fianchi ornati a sformellature con profili dorati, su base modanata, cm 117x326x65

 

A LARGE LOMBARD SIDEBOARD, 17TH CENTURY

 

Ripetuto per tre volte sul mobile, agli angoli e al centro del fronte, lo stemma Humylitas sormontato da corona è da ricondursi alla famiglia Borromeo, che lo adottò durante il secolo XVI, periodo in cui la famiglia era al massimo della sua ascesa politica ed economica. Un’ascesa suggellata nel 1529 dal matrimonio tra Gilberto II Borromeo e Margherita Medici, sorella del futuro papa Pio IV, dalla cui unione nacque Carlo Borromeo, primo esponente della famiglia, a cui può essere sicuramente riferito lo stemma. La scritta Humylitas, dai rigidi caratteri gotici verticali, mira a sottolineare la pietà e la religiosità della famiglia, molto legata ai temi della Controriforma e imparentata con vari pontefici. A partire da Carlo Borromeo lo stemma ritorna in numerose occasioni, soprattutto nel corso del Seicento: lo si ritrova infatti sul frontone della chiesa di famiglia di San Maria Podone in Piazza Borromeo e nei soffitti del palazzo Borromeo nell'Isola Bella, sul Lago Maggiore, entrambi della prima metà del Seicento, o ancora nei luoghi di sepoltura dei due tra i più noti esponenti della famiglia: lo “Scurolo di San Carlo” e la tomba di Federico Borromeo, entrambi nel Duomo di Milano.