Vittorio Matteo Corcos
(Livorno 1859 - Firenze 1933)
DONNA CON CANE
1885
recante firma apocrifa “De Nittis” in basso a destra
olio su tela
cm 142,5x58,4
WOMAN WITH DOG
1885
bearing the apocryphal signature “De Nittis” lower right
oil on canvas
57 1/8 by 23 in
Opera dichiarata di interesse culturale particolarmente importante dal Ministero per i Beni Culturali e Ambientali.
Considered of particular importance by the Ministry of Culture, the painting cannot be exported.
Provenienza
London, Collezione A.E. Vaughan, Esquire
London, Vendita di beneficenza Red Cross, 1943
Christie’s, London, 1975
Esposizioni
Corcos. I sogni della Belle Epoque, Palazzo Zabarella, Padova, 6 settembre – 14 dicembre 2014, n. 43.
Bibliografia
F. Mazzocca, Vittorio Corcos e Giuseppe De Nittis, in De Nittis, catalogo della mostra (Palazzo Zabarella, Padova, 19 gennaio – 26 maggio 2013) a cura di E. Angiuli, F. Mazzocca, Venezia 2013, pp. 202-205.
A. Malinverni, in Corcos. I sogni della Belle Époque, catalogo della mostra (Palazzo Zabarella, Padova, 6 settembre – 14 dicembre 2014) a cura di I. Taddei, F. Mazzocca, C. Sisi, Venezia 2014, p. 100; pp. 191-192 n. 43.
Una giovane signora vestita di nero, con un cappello ricercato, come richiedeva la moda del tempo, indossa un abito molto elegante con brevi tratti grigi nella stoffa e una doppia fila di grandi bottoni ravvivati da sottili fili dorati che rendono più luminoso il vestito. La rarefatta eleganza fa risaltare la bellezza del volto femminile dalla chiara carnagione in contrasto con le tinte scure dell’abito e del copricapo. La donna, che si staglia in verticale in primo piano, ha alle sue spalle, oltre la panchina di legno chiaro, una distesa fiorita bianca e gialla. La collina sullo sfondo ricorda quella di Fiesole con la ciminiera fumante, che Corcos raffigura nel 1887 in Signora elegante compiuto al rientro a Firenze al termine del soggiorno parigino.
Corcos, si sa, è il ritrattista delle donne, della loro grazia ed eleganza, dei dettagli, anche minimi, descritti con una precisione quasi maniacale, che raggiungono degli apici sorprendenti nella resa dei tessuti, nella loro consistenza e morbidezza.
Quando Corcos, dopo gli studi accademici a Firenze e un soggiorno napoletano, giunse a Parigi, era il 1880. Aveva 21 anni e una carriera tutta da costruire. Vi soggiornò per sei anni, frequentando il nutrito gruppo di artisti italiani legato alla prestigiosa maison Goupil di cui egli stesso entro a far parte firmando un contratto quindicennale. Tra i connazionali trasferitisi nella capitale francese, c’era il barlettano Giuseppe De Nittis, abile e affermato ritrattista della donna parigina. Corcos lo frequenta considerandolo “un grandissimo pittore”, come egli stesso annota nel suo diario al ritorno dal funerale del collega. Il pittore di Barletta scompare infatti improvvisamente all’età di trentotto anni nel 1884, un anno prima, quindi, della realizzazione di questo quadro. La sua fama e la sua affermazione sul mercato internazionale avevano portato alla realizzazione di numerosi falsi e ad errate attribuzioni già prima della sua morte. Anche il dipinto di Corcos, per motivi di mercato, ha subito, dopo la vendita Christie’s a Londra nel 1975, una modifica nella firma e la necessaria eliminazione dell’anno di esecuzione (1885) divenendo impropriamente opera di De Nittis con tanto di inserimento, da parte di Enrico Piceni, nel secondo volume della catalogazione generale delle opere denittissiane, edito nel 1982 e successivamente anche da P. Dini e G.L. Marini nel catalogo generale edito da Allemandi nel 1990 (n° 799). Tuttavia, l’apparizione del quadro alla mostra parigina Giuseppe De Nittis, la modernité elegante nel 2011 conferma i dubbi, già espressi da diversi esperti, sull’attribuzione a quel pittore. Due anni dopo ritroviamo l’opera esposta a un’altra mostra su De Nittis (Padova, Palazzo Zabarella), restituita finalmente a Corcos. Non era la prima volta che Corcos venisse privato di una sua opera, era già successo con Ore tranquille, passato in asta alla Galleria Geri nel 1941 con la firma del legittimo esecutore, poi coperta da quella del pittore barlettano.
Nel nostro caso, oltre alla pennellata tipica di Corcos, spicca un altro elemento utile a ricollocare il quadro nella produzione del pittore toscano: il cane ai piedi della giovane donna e pressoché identico a quello raffigurato dall’artista nel Ritratto di Lucia Vecchi (1888, Firenze, Galleria d’Arte Moderna di Palazzo Pitti), figlia maggiore di Jack la Bolina, pseudonimo dello scrittore Augusto Vittorio Vecchi, e sorella di Elena, una delle modelle predilette da Corcos, effigiata, tra gli altri quadri, in Sogni (1896, Roma, Galleria Nazionale d’Arte Moderna).
A young woman, wearing a fashionable hat and a very elegant black dress with streaks of gray in the fabric and two rows of large buttons with fine gold threads that add a touch of light to the dress. Her ethereal elegance emphasizes her beautiful face with its fair complexion that contrasts with the dark tones of her dress and hat. The figure stands out against the pale wood bench and an expanse of white and yellow flowers in the background. The hill behind her recalls the Fiesole hill with the smoking chimney that Corcos included in the Elegant Lady, that he painted in 1887 upon his return to Florence after a long stay in Paris.
Corcos portrayed women, their charm and elegance with an almost maniacal attention to details that reached surprising levels of virtuosity in his rendering of fabrics with their textures and softness.
After studying in Florence and spending time in Naples, Corcos went to Paris. It was 1880, he was twenty-one years old and had a career to build. He stayed in Paris for six years, associating with the large group of Italian artists who worked with the prestigious art dealership, Goupil & Cie, and he, too signed a fifteen-year contract with them. One of his fellow countrymen was Giuseppe De Nittis, a talented painter from Barletta who specialized in portraits of Parisian women. Corcos considered him a “great painter” as we learn from the diary entry he wrote after his colleague’s funeral. De Nittis died suddenly at the age of thirty-eight, that is in 1884, one year before Corcos painted the Lady with a Dog. His fame and reputation on the international market had led to many fakes and incorrect attributions even prior to his death. For commercial reasons, the signature on this painting by Corcos was changed, and the date (1885) deleted after it was sold at Christie’s, London in 1975, so that it became a work by De Nittis. In fact, Enrico Piceni included it in the second volume of the general catalogue of De Nittis’ paintings published in 1982; and it also appeared in the general catalogue (n.799) by P. Dini and G.L. Marini, published by Allemandi in 1990. However, when the painting was displayed in the 2011 Paris exhibition, Giuseppe De Nittis, la modernité elegante, the doubts concerning the attribution to De Nittis expressed by several experts were confirmed. Two years later, the painting was shown in another De Nittis exhibition (Padua, Palazzo Zabarella), but this time, finally attributed to Corcos.
It was not the first time that Corcos “lost” one of his paintings. It had happened with Ore tranquille, sold at the Galleria Geri in 1941 with his signature covered by De Nittis’s name.
In our painting, in addition to Corcos’s typical brushwork, there is another feature that speaks to his work: the dog at the young woman’s feet is almost identical to the one he painted in the Portrait of Lucia Vecchi (1888, Florence, Galleria d’Arte Moderna, Palazzo Pitti). Lucia was the oldest daughter of Jack la Bolina, penname of the writer Augusto Vittorio Vecchi, and sister of Elena, one of the artist’s favourite models whom he portrayed in several works, including Sogni (Dreams) (1896, Rome, Galleria Nazionale d’Arte Moderna).