Ubaldo Gandolfi
(San Matteo della Decima, 1728 - Ravenna, 1781)
ERCOLE (recto)
NUDO SEDUTO (verso)
matita rossa, carta vergellata, mm 430x280
firmato "Ubaldo Gandolfi" in basso a destra sul recto
HERCULES
SEATED MALE NUDE
red chalk, laid paper, mm 430x280
signed "Ubaldo Gandolfi" lower right on the recto
Provenienza
Firenze, collezione R. Fuda (timbro a secco in alto a sinistra sul recto)
Volge al recto il fianco allo spettatore, il profilo che sfugge, quasi assorto in distanti pensieri. Se non fosse per la destra che stringe il manico d’una clava, e che lo finge un ‘Ercole in riposo’, lo si sarebbe detto modello in Accademia Clementina (com’è quello al verso, dove il modello s’aggrappa con la destra ad una fune). Lo stesso, parrebbe, disegnato a matita rossa da quel dimenticato Angelo Longhi, allievo di Ubaldo, tra i finalisti del Premio Fiori nel marzo 1761 e nel marzo 1764, in un foglio di misure uguali a queste, già in Collezione Certani a Bologna e oggi presso la Fondazione Giorgio Cini di Venezia (Marco Riccòmini, I Gandolfi. Disegni della raccolta Certani alla Fondazione Giorgio Cini, Venezia 2018, p. 110, n. 72).
Marco Riccòmini