GUY HARLOFF
(Parigi 1933 - Galliate 1991)
Inventaire
1982-1983
inchiostri tipografici
cm 30,5x25, battuta cm 22,5x17
firmato in alto a destra
Inventory
1982-1983
typographic inks
30.5x25 cm, measurement battute 22.5x17 cm
signed upper right
Guy Harloff nasce a Parigi il 4 giugno 1933. La madre, Ida Teresa Conti, è svizzera di origini italiane; il padre, Han Harloff, olandese di origine russa nato a Java, è un ritrattista di successo della borghesia e dell’aristocrazia internazionale del tempo.
Trascorre l’infanzia perennemente in viaggio per seguire i genitori, affidato a balie e a governanti, soggiornando nei grandi alberghi di Biarritz, Deauville, Vichy, Cannes, Capri,
Londra, Il Cairo, il Lido di Venezia, Budapest, ecc. E’ un giovane ribelle e pieno di rabbia.
Appena adolescente, abbandona la famiglia e gli studi all’Ecole Chauveau di Parigi, dove inizia ad appassionarsi al cinema grazie a un compagno di scuola. Nella capitale francese vive di stratagemmi e di piccoli lavori saltuari e trascorre buona parte del tempo alla Cinémathèque Française di Henri Langlois. Nella capitale francese scopre inoltre una biblioteca pubblica nella zona dell’Ecole Militaire e tutte le mattine e parte del pomeriggio vi legge di tutto, da Goethe ai testi di alchimia. D’inverno è un assiduo frequentatore del Louvre.
Negli anni del Beat Hotel frequenta Sharon Walsh, conosciuta a casa di Pegeen, figlia di Peggy Guggenheim, di cui Sharon è figliastra, e compie i primi viaggi a Milano, dove riesce a vendere alcuni dipinti.
A partire dal 1959-1960 è sostenuto sul mercato italiano da Arturo Schwarz e da Carlo Cardazzo. In questi anni si reca spesso a Milano, dove è solito sostare al Bar Giamaica; gli amici Lucio Fontana e Roberto Crippa lo aiutano indirizzandolo verso i loro collezionisti.