Scuola veronese, sec. XVII
TRE PUTTI IN BARCA NELLE VESTI DI VIRTÙ TEOLOGALI
olio su tela, cm 118x167
Veronese school, 17th century
THREE PUTTO ON A SHIP AS THEOLOGICAL VIRTUES
oil on canvas, cm 118x167
La bellissima invenzione della tela si deve ad Alessandro Turchi, detto l’Orbetto (Verona, 1578 – Roma, 1649), concepita con ogni probabilità in occasione della commissione romana, nel 1625, a diversi pittori della serie di quattro dipinti raffiguranti Tre putti da parte del cardinale Maurizio di Savoia, di cui noti sono oggi i Tre putti come allegoria dell’Architettura, dell’Astronomia e dell’Agricoltura di Domenichino (Torino, Galleria Sabauda) e quella del Turchi, riconosciuta nell’opera di collezione privata esposta ad Ariccia nel 2006 e successivamente a Torino (cfr. G. Papi, La “schola” del Caravaggio. Dipinti della collezione Koelliker, catalogo della mostra, Milano 2006, pp. 184-187, scheda 52; V. Natale (a cura di), Spiritelli, amorini, genietti e cherubini. Allegorie e decorazione di putti dal Barocco al Neoclassicismo, catalogo della mostra, Cinisello Balsamo 2016, pp. 56-57, scheda 56).
Nel raffigurare la Speranza aggrappata all’ancora, la Carità con la fiaccola accesa e la Fede mentre sta manovrando il timone della barca, drappeggiate nei colori propri di ogni virtù, grande attenzione è data anche nell’esemplare qui presentato nella resa delle candide ed eleganti nudità che l’Orbetto ha proposto in numerose occasioni nell’arco della sua carriera.