Dal Rinascimento al Primo '900 Percorso attraverso 5 secoli di pittura | DIPINTI DEL SECOLO XIX

Firenze, 
mer 1 Luglio 2020
Asta Live 339
70

Angelo Morbelli
(Alessandria, 1853 - Milano, 1919)

Angelo Morbelli

€ 20.000 / 25.000
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Angelo Morbelli

(Alessandria 1853 - Milano 1919)

LAGO D'ISEO

olio su tela, cm 30x51

firmato in basso a destra

sul retro del telaio: iscritto Maria Erici Zitti Banzolini / Consegnato al Cavaliere Angelo Morbelli il 30 ottobre 1903 per essere reso

 

ISEO LAKE

oil on canvas, 30x51 cm

signed lower right

on the reverse of the stretcher inscribed "Maria Erici Zitti Banzolini / Consegnato al Cavaliere Angelo Morbelli il 30 ottobre 1903 per essere reso"

 

Il dipinto è corredato da un parere scritto di Giovanni Anzani e sarà inserito nel prossimo catalogo ragionato dell’opera di Angelo Morbelli a cura di Giovanni Anzani ed Elisabetta Chiodini

 

Il dipinto, opera autentica di Angelo Morbelli, è uno studio, assai avanzato, a giudicare dalle dimensioni e dall’esecuzione particolarmente curata, rispetto ad altri noti, dello sfondo, raffigurante il lago d’Iseo,

di Per sempre, del quale si acclude una riproduzione, esposto a Milano nel 1906, alla Mostra Nazionale di Belle Arti (cat. p. 113, Sala XL, n. 30) e, quindi, l’anno seguente, a Roma, alla LXXVII Esposizione internazionale di Belle Arti della Società Amatori e Cultori (cat. p. 18, Sala E n. 146), opera erroneamente conosciuta a seguito della mancata identificazione, con più titoli di pura invenzione (Terrazza sul lago d’Iseo, Abbandonata, La convalescente, Lago d’Iseo, Addio; e cfr. a tal proposito Archivi del divisionismo, Roma 1969, vol. II, n. VI. 116 e tav. 1465). Elaborato sul modello di Savanza (1894-1896), di cui peraltro elude il motivo funereo a vantaggio di un clima più disteso e di un fare pittorico aggiornato sulle nuove tendenze figurative, primo fra tutti il floreale con i suoi ritmi eleganti e sinuosi, Per sempre risulta improntato a un’atmosfera di sottile malinconia, suggerita da certi linearismi ed estenuazioni di intonazioni liberty nella resa della figura e, nel medesimo tempo, dal contesto paesaggistico soffusamente evocativo e non distante dai precedenti lacustri di Ranzoni.

Giovanni Anzani