Dal Rinascimento al Primo '900 Percorso attraverso 5 secoli di pittura | DIPINTI DEL SECOLO XIX

Firenze, 
mer 1 Luglio 2020
Asta Live 339
79

Angiolo Tommasi
(Livorno, 1858 - Torre del lago, 1923)

Angiolo Tommasi

€ 25.000 / 35.000
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Angiolo Tommasi

(Livorno 1858 - Torre del Lago 1923)

LAVANDAIE AL LAGO DI MASSACIUCCOLI

olio su pannello, cm 27x48

firmato in basso a destra


WASHERWOMEN AT MASSACIUCCOLI LAKE

oil on panel, 27x48 cm

signed lower right

 

Rientrato dall’ Argentina Angiolo Tommasi si stabilisce a Torre del lago nella casetta che nel 1903 la famiglia Orlando, armatori amici di famiglia, avevano ceduto al pittore e dove Il Tommasi v’impiantò abitazione e studio sino alla morte. Il lago già precedentemente era stato luogo eletto dal pittore Ferruccio Pagni e dopo di lui Giacomo Puccini che vi aveva trovato il luogo più adatto per starsene in pace a comporre le sue arie e così molti altri artisti che andavano e venivano. Sule delizie di Torre del Lago, sulle bellezze degli sconfinati paduli di Massaciuccoli, sulle pinete e sulla fauna ittica e avicola che popolava i luoghi e che fu teatro di burle, e d’incontri di tutti questi artisti che si riunivano nella sgangherata capanna di gambe di merlo trasformata in club La Bohème, si dilungarono molti autori e il nostro artista trascorse in quei luoghi la sua seconda giovinezza ma non solo per le allegre brigate. Sulle rive del lago, l’abbraccio con la natura lo rinfranca e ritrova il contatto con il vero.

A Torre del lago Tommasi dipinge in due distinti livelli: ritrattini, tavolette di figura, abbozzi di paesaggio, impressioni dal vivo, con abbreviazioni in precedenza inusitate. Accanto a questi numeorosi lavori, dove costante è l’interesse per l’esistenza contadina, per le situazioni di vita di tutti i giorni, circoscritti nel microcosmo di Massaciuccoli, prosegue in quella pittura di cronaca sociale, definita sempre nei rigidi confini dell’immediato intorno al lago, in tutta una serie di opere di grande respiro. Nelle une e nelle altre si fà sempre più assillante la ricerca d’identificazione luce-colore ma nel piccolo formato è sempre la pennellata solida e potente a costruire anche le vibrazioni atmosferiche come in questa opere che presentiamo dove due lavandaie, tema caro al Tommasi, si perdono nell’infinito luminosità del lago.