Giuseppe Canella
(Verona 1788 - Firenze 1847)
NOTTURNO IN PIAZZETTA SAN MARCO
olio su tela, cm 38x52,5
NIGHT IN PIAZZETTA SAN MARCO
oil on canvas, 38x52,5 cm
Nel quarto decennio dell’Ottocento la pittura di paesaggio vive un momento di gloria a cui contribuisce il pittore veronese Giuseppe Canella che nel 1831, da Parigi, manda alla mostra di Brera 13 vedute di città francesi e olandesi realizzate nel periodo estero. Non sentendosi pronto a competere con i suoi colleghi più abili, in primis con Giovanni Migliara, caposcuola dei vedutisti, l’artista era infatti partito dieci anni prima per un proficuo viaggio oltralpe. “Vedendo però che il solo paesaggio non mi dava un gran guadagno, risolvetti di dedicarmi anche al genere di caseggiati”, ricorderà Canella nella sua autobiografia.
L’artista si dedica al vedutismo urbano molto apprezzato dal collezionismo e caratterizzato non solo dall’interesse del dato di cronaca ma anche dall’attenzione alla resa atmosferica. Questo tipo di indagine è presente nelle sue tele dopo un breve ma importante soggiorno a Venezia, città ispiratrice di quest’opera in cui il pittore sceglie uno scorcio ben noto. Dando le spalle alla basilica di San Marco nell’omonima piazza, Canella osserva i passanti, trattati con una pennellata veloce, che animano la Riva degli Schiavoni sotto il cielo rischiarato da una grande luna piena. I raggi colpiscono la colonna con il leone di San Marco posta di fronte all’isola di San Giorgio e parte di Palazzo Ducale, la cui salda architettura fa da quinta scenica al quadro. Le acque placide del Canal Grande sono solcate da velieri e gondole.