Francia, periodo Neoclassico
FIGURA DI PRIGIONIERO
in bronzo raffigurante prigioniero legato con una catena a una colonna in marmo con basamento in bronzo, su base in marmo nero scolpita in foggia di tre gradoni, cm 37x21,5x14,2
French, Neoclassical period, figure of a prisoner
La figura è una vera e propria citazione da uno dei due personaggi dei Cavalli di Marly (“Chevaux de Marly”), un colossale gruppo scultoreo realizzato in marmo di Carrara da Guillaume Coustou, nipote e allievo di Antoine Coysevox. Raffigurante due cavalli impennati con il loro “domatore”, l’opera fu commissionata da Luigi XV di Francia per l’Abreuvoir del castello di Marly e fu posta in opera nel 1745. Considerato da subito come un capolavoro della scultura nazionale francese, il gruppo riuscì a salvarsi dalla distruzione del Castello di Marly durante la rivoluzione francese e nel 1795 fu collocato, per ordine del pittore David, in Place de la Révolution (attuale Place de la Concorde) all'ingresso agli Champs-Élysées; sostituito in seguito da una copia, si trova oggi all’interno del Louvre. Il notevole successo che il gruppo ebbe fin da subito è ben dimostrato dalle numerose repliche del quale fu oggetto, molte delle quali in scala ridotta, tra le quali si può annoverare il nostro esemplare. La particolare composizione, in cui il domatore di cavalli diventa uno schiavo incatenato a una sorta di essenziale capriccio architettonico composto da una colonna di marmo in rovina, ci porta ad avvicinare quest’opera a quella particolare tipologia di “souvenir” che gli artisti del tempo realizzavano per coloro che intraprendevano il Grand Tour, viaggiatori desiderosi di portarsi al casa, al rientro, un ricordo della loro avventura alla scoperta dell’Europa.