Verona, secolo XVI
MADONNA COL BAMBINO
in legno dipinto, alt. cm 167
Veronese, 16th century, Madonna with child
Bibliografia di confronto
A. Bacchi in Imago lignea. Sculture lignee nel Trentino dal XIII al XVI secolo, a cura di E. Castelnuovo, Trento 1989, schede 14, 15, 17;
G. Ericani, "Giovanni Zebellana intaliador, Leonardo da Verona depintore": una traccia per la scultura lignea veronese tra Quattrocento e Cinquecento, in “Verona illustrata”, 4, 1991, pp. 23-39
La tipologia iconografica della Madonna in trono, con le mani giunte e la testa lievemente piegata in adorazione del Bambino, disteso sulle sue ginocchia, iniziò a diffondersi in area veneta a partire dal quarto decennio del Quattrocento, sia in pittura che in scultura.
La nostra Madonna costituisce un’ulteriore variante stilistica di questo fortunato modello e dal punto di vista formale si inserisce pienamente nella importante e documentata produzione di sculture lignee veronesi tra XV e XVI secolo che ebbe come suoi più celebri esponenti Bartolomeo Giolfino (1410ca - 1486) e Giovanni Zabellana (1457-1504).
La matrice culturale veronese è avvalorata dai caratteri fisionomici, quali la leggera prominenza del mento, le sopracciglia arcuate, il naso lungo e sottile e la bocca che accenna a un lieve sorriso, e dalla qualità dell’intaglio, apprezzabile nell’andamento del profilo e delle pieghe del manto della Vergine. L’opera conserva inoltre brani superstiti di policromia, oltre che sugli incarnati, anche sulla veste.