LUCIO FONTANA
(Rosario de Santa Fè 1899 - Comabbio 1968)
Anta di armadio
1952-53
tecnica mista su vetro
cm 48x73
firmato
Cupboard door
1952-53
mixed technique on glass
48x73 cm
signed
L' opera è accompagnata da autentica rilasciata dalla Fondazione Lucio Fontana, con il
numero di archivio n. 3050/1
Bibliografia
Crispolti, catalogo generale, Lucio Fontana, pubblicato con il numero n. 52-53 V 43
Eseguito da Lucio Fontana durante la sua collaborazione con "l'Arredamenti Borsani", Milano
Fare dell’arte è una delle manifestazioni dell’intelligenza dell’uomo;
difficile è stabilirne
I limiti, le ragioni , le necessità.
Non ci può essere una pittura o scultura Spaziale,
ma solo un concetto spaziale dell’arte.
L’elemento nello spazio in tutte le sue dimensioni è la sola
evoluzione dell’architettura Spaziale.
Vi è un’arte che non può essere per tutti, e questo vale
anche per le altre manifestazioni creatrici dell’uomo,
l’umanità le subisce, e solo a questo dobbiamo le nostre civiltà.
L’unica libertà è l’intelligenza.
Lucio Fontana 18 aprile 1953, bollettino della Galleria del Naviglio Milano.
(....) Si spiega cosi il rapporto da lui sentito con l’architettura nuova: è infatti tra i pochi artisti del nostro tempo che abbiano collaborato con architetti, i quali in genere hanno svolto con lui un colloquio di stima. Fontana sentiva realmente il valore di uno spazio attivo: e quindi gli era necessario l’incontro con l’architettura, sviluppatasi da nuovi mezzi. (...) “ L’architetto può creare e creerà la nuova architettura solo abbinato con gli artisti che abbiano capito a che punto stiamo con l’architettura, gli artisti aspettano che alla rivoluzione dell’architettura provocata dal cemento sia abbinata la funzione dell’arte spaziale dell’artista contemporaneo”
Guido Ballo Lucio Fontana - Fontana: Idea Per Un Ritratto Edizioni Ilte 1970
Nasce negli anni ’50 la collaborazione di Lucio Fontana con Osvaldo Borsani, architetto e designer con la grande passione per le nuove frontiere della creatività e delle nuove forme d’arte. Questa sua predilezione lo ha condotto a stringere legami d’amicizia e collaborazioni professionali con quelli che sarebbero divenuti i più importanti maestri dell’arte contemporanea italiana, da Lucio Fontana a Agenore Fabbri, da Carlo Mo a Arnaldo Pomodoro, da Aligi Sassu a Alik Cavaliere, Andrea Cascella a Roberto Crippa, a Fausto Melotti e molti altri. Insieme agli artisti riesce a realizzare complementi d’arredo che sono vere e proprie opere d’arte e architetture d’interni in molte dimore italiane.
Osvaldo Borsani inizia la collaborazione con Lucio Fontana quando l’artista stava contemporaneamente realizzando l’ambiente spaziale al Naviglio, evento memorabile nella Milano che si trovava a cavallo tra gli artisti che proponevano ancora un’arte classica e le nuove generazioni che inneggiavano all’ Astrazione e allo Spazialismo. La sperimentazione di Lucio Fontana ben si confà con la volontà di Osvaldo Borsani di sperimentare e progettare nuove soluzioni abitative funzionali ma soprattutto artistiche, dando vita così a una nuova concezione dello spazio e del modo d’abitare. Lucio Fontana realizzò per i fratelli Borsani numerosi arredi spaziali e interventi decorativi. Sono gli anni della Sintesi delle Arti che vede artisti, architetti, designer e intellettuali impegnati in progetti di collaborazione e confronto costante ed evolutivo.