ARCADE | Dipinti dal XVI al XX secolo

Firenze, 
mar 29 Settembre 2020
Asta Live 1005
255

Carlo Felice Biscarra
(Torino, 1823 - Torino, 1894)

Carlo Felice Biscarra

€ 12.000 / 18.000
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Carlo Felice Biscarra

(Torino 1823 - 1894)

IL FALCONIERE

olio su tela, cm 260x152

firmato e datato "1880" in basso a destra

 

THE FALCONER

oil on canvas, 260x152 cm

signed and dated "1880" lower right

 

Provenienza

Collezione privata

 

Il falconiere si taglia al centro della grande tela centinata, opera dell’artista piemontese Biscarra, protagonista della spazio, accompagna con lo sguardo carezzevole le sue creature, tre falchi che aleggiano intorno a lui, mentre un levriero sullo sfondo della balconata accompagna il suo padrone. La pratica della falconeria, antichissimo metodo di caccia, le cui origini si fanno risalire in Cina o in Mesopotamia, nel Medioevo si diffonde largamente in Europa, dove diviene segno di lignaggio aristocratico. Il grande sviluppo della falconeria si deve soprattutto all’invenzione del cappuccio per il rapace, lo chaperon, importato nel XII secolo dal Vicino Oriente. Nella tela sono ritratti nei minimi dettagli i particolari di questa antica e prestigiosa arte: il cappuccetto in pelle di colore rosso  che serviva per impedire la visione del falco fino al momento della caccia, il laccio legato alla zampa del volatile, necessario a trattenere l’uccello nel pugno del cacciatore, il corno utilizzato per la caccia. L’uomo porta il rapace sul pugno, protetto da un solido guanto e per terra notiamo il cosiddetto “logoro”, un simulacro di uccello costituito da due ali di volatile fissate a una correggia, considerato l’attributo più distintivo del falconiere. È questo un soggetto molto amato dagli artisti, dove il falco è spesso un emblema della nobiltà, o accompagna scene di amore cortese, come simbolo di speranza, concordia e libertà.  Carlo Felice Biscarra, pittore, acquafortista, scrittore d’arte, appassionato di archeologia e grande viaggiatore si oppone sin da giovane alla pittura neoclassica, prediligendo il nuovo naturalismo romantico di cui questa opera è una bella testimonianza.