Plinio Nomellini
(Livorno 1866 - Firenze 1943)
IL POPOLO D'ITALIA AVANZA
olio su tela, cm 76x116
firmato in basso a destra
THE ITALIAN PEOPLE MOVING FORWARD
oil on canvas, 76x116 cm
signed lower right
Provenienza
Collezione privata
Il dipinto che presentiamo in questa vendita, già passato in asta da Pandolfini il 12-10-1987, lot. 81) è uno dei bozzetti eseguiti da Nomellini per il concorso per le Lunette del monumento a Vittorio Emanuele, il Vittoriano a Roma, concorso a cui partecipa nel 1913.
Il Concorso Nazionale per la loro realizzazione, bandito l’8 novembre del 1912, non forniva alcuna indicazione sui temi da svolgere, se non quella generica di trarre ispirazione dai concetti di Unità e Libertà, già rappresentati dagli altorilievi sui frontoni dei due propilei.
I bozzetti, consegnati il 30 giugno 1913, vennero esposti al pubblico nella Sala dei Modelli del Vittoriano dal 20 al 27 luglio e non furono accolti favorevolmente dalla critica, che lamentò una scarsa aderenza dei partecipanti all’unica condizione suggerita dalla commissione. La Sottocommissione Tecnico-Artistica fu chiamata a giudicare quarantanove concorrenti tra i quali selezionò sei artisti: Giulio Bargellini, Paolo Baratta, Antonino Calcagnadoro, Antonio Rizzi, Ferruccio Ferrazzi e Rodolfo Villani, le cui opere furono definite di “notevole pregio”. La Sottocommissione lamentò tuttavia un eccessivo affollamento delle composizioni, difficili da tradurre in mosaico e non adatte ad una visione dal basso.
La Commissione Reale dichiarò vincitore Bargellini per il propileo dell’Unità e nel corso della medesima adunanza, mancando un consenso netto sull’artista cui affidare la decorazione dell’altro propileo, si pensò inizialmente di bandire un secondo concorso riservato ai pittori Baratta, Calcagnadoro e Rizzi.
Ernesto Basile suggerì invece di designare immediatamente l’altro artista: Bistolfi segnalò quindi Ferrazzi, i cui bozzetti furono però definiti da Sartorio “capricci eleganti poco rispondenti al tema”; Basile propose allora il nome di Rizzi, suscitando l’approvazione generale, anche in considerazione del fatto che i suoi lavori ben si accordavano, per il tema, con quelli di Bargellini. Di quest’ultimo vennero scelti i soggetti relativi al tema dell’Unità mentre per Rizzi le prove considerate migliori furono quelle ispirate all’idea di Libertà. Vennero infatti scelte le quattro lunette dai titoli Libertà d’Italia, Libero pensiero. Virtù politiche e Alla pace.