ARAZZO, FIANDRE, FINE SECOLO XVII
raffigurante Alessandro Magno che riceve l'omaggio della famiglia di Dario, dal dipinto di Charles Le Brun realizzato nel 1661 per il castello di Versailles, dove tuttora si trova; entro bordura a motivo di nastro e ghirlanda di fiori che si avvolgono intorno a colonna, interrotto agli angoli da cartella sagomata trattenuta da foglie, cm 268x450
A FLEMISH TAPESTRY, LATE 17TH CENTURY
A seguito della sconfitta subita da Alessandro Magno nella battaglia di Isso del 333 a.C., Dario III batte in ritirata con l'esercito, lasciando la propria famiglia in preda ai vincitori. Alessandro li fa suoi prigionieri, mantenendo comunque nei loro confronti un atteggiamento magnanimo e rispettoso. Recatosi in compagnia di Efestione, generale del suo esercito, a visitare la tenda con la famiglia di Dario, la madre Sisigambi scambia Efestione per il re, tributando a lui la proskýnesis, la riverenza in uso in Persia. Informata del malinteso, si getta allora ai piedi di Alessandro, che, si narra, la rassicura dicendole «Non vi siete sbagliata, madre, giacché anche lui è Alessandro».
Un esemplare molto simile al nostro arazzo, tuttavia con la scena riflessa, si trova presso il Museo dell'Ermitage di San Pietroburgo e fa parte di un ciclo con le storie di Alessandro Magno attribuito all'atelier di Jan Frans van den Hecke (1661-1695) su cartoni di Charles Le Brun.