Giunta alla sua settima edizione, la vendita Capolavori da collezioni italiane prevede anche quest'anno un ricco catalogo di opere scelte.
Degni di nota sono alcuni rari oggetti d'arte, destinati a un collezionismo raffinato, quali una fiaschetta da polvere lombarda del Cinquecento, un busto dell'imperatore Claudio in porcellana Ginori del 1754-1760 circa, una splendida alzata veneziana del 1500 circa, in rame smaltato in blu, bianco e verde con decori in oro e centrata da stemma araldico, e infine un forzierino di manifattura milanese, in ferro decorato con incisioni all'acquaforte, della seconda metà del XVI secolo.
Passando ai Dipinti Antichi, il dipartimento è felice di presentare un'importante tavola di Giorgio Vasari, pittore, architetto e scrittore d’arte. Sofisticata nell'invenzione e di esecuzione raffinatissima, la Tentazione di San Girolamo, documentata nell’autobiografia dell’artista, è stata riscoperta nel 1960 da Mina Gregori in una raccolta privata fiorentina e riappare solo oggi sul mercato. A questo splendido esempio della Maniera fiorentina si affianca un'opera giovanile del noto vedutista veneziano, Giovanni Antonio Canal detto il Canaletto, un olio su cartone raffigurante Il Canal grande da San Giorgio verso la Carità. Le piccole dimensioni ne tradiscono l'originaria funzione di studio per lo sfondo di uno dei soggetti più apprezzati del Canaletto, la veduta del Canal Grande con la Chiesa della Salute, e più precisamente per la sua prima versione, eseguita prima del 1729 e conservata nel museo di Houston, Texas.
Il dipartimento dei Dipinti e Sculture del sec. XIX si distingue infine per due opere di diverso soggetto e autore ma di pari importanza e qualità. Il ritratto di Mathilde Hirsch fu eseguito da Antonio Mancini a Londra nel 1902, un anno dopo il suo trasferimento in Inghilterra dove era arrivato grazie all'amicizia col collega americano John Singer Sargent: si tratta di un fulgido esempio di quella ritrattistica su commissione a cui si dedicò nei mesi londinesi e che costituì la tematica principale della sua ricchissima produzione. Mercato di fiori è una di quelle splendide, vivaci rappresentazioni di quotidianità veneziana che contribuirono a incrementare, già in vita, il successo di Giacomo Favretto.