Oscar Ghiglia
(Livorno 1876 - Firenze 1945)
MAGNOLIE
olio su compensato, cm 33,5x33
firmato in alto a sinistra
MAGNOLIAS
oil on plywood, 33x33.5 cm
signed upper left
Provenienza
Collezione privata, Firenze
Su una superficie coperta da una stoffa purpurea con alcune pieghe che movimentano il piano d’appoggio, vi è adagiato un ramo di magnolie. La brocca con l'ampio manico semicircolare rimane inutilizzata sullo sfondo ed è posta davanti a una parete della stessa tonalità del drappo. La scelta monocromatica che definisce i contorni, identificabili, del contesto in cui è ambientata questa natura morta pone in risalto la bellezza del ramo fiorito, le ampie e lucide foglie dalla consistenza robusta in contrasto con la delicatezza dei petali bianchi. La pennellata, densa e meditata, è stesa in modo uniforme così da riempire tutta la superficie pittorica.
L'opera è un esempio di bravura e di abilità raggiunte dal suo autore, Oscar Ghiglia, pittore livornese fortemente legato a Firenze, città in cui si trasferisce a ventiquattro anni rimanendovi per tutta la vita. Persona di origini molto umili, schiva, orgogliosa, l'artista labronico si avvicina al genere della natura morta verso il 1909 con il desiderio di descrivere puntualmente ciò che costituisce il soggetto raffigurato. Nella pittura di Ghiglia non c'è spazio per l'astrazione o per la fantasia. Egli guarda, studia, tocca gli oggetti per riuscire a definire le forme, le luci e i riflessi da riportare sulla tela. Niente è approssimativo o casuale, tutto è definito e descritto con amore e con cura. Il quadro appare equilibrato, le forme sono vive e collocate in un ambiente ordinato, che ha un senso e gode di un'armonia di pigmenti che accresce la piacevolezza della vista.