Superstudio
Tavolo
struttura in metallo verniciato sfumato dall'oro al rosa, piano in legno laminato bianco
Produzione Italia, 1965 circa
cm 160x160x72
Questo è il tavolo della sala delle riunioni dello studio di Piazza di Bellosguardo 1, la prima sede del Superstudio. Li lo vidi il 1° aprile 1968 quando ci entrai per la prima volta. Era un tavolo fatto apposta dagli artigiani che collaboravano con i tre membri già presenti: Adolfo, Cristiano e Roberto; non so chi lo avesse disegnato, ma era disegnato con intelligenza dato che era il primo tavolo che vedevo che non fosse a colonna centrale e ciò nonostante non le zampe che non davano fastidio alle gambe delle persone che ci si sedevano attorno. Il tavolo conservava già elementi del lavoro del Superstudio come appunto le zampe che erano fatte con avanzi dei tubi usati per l'allestimento del MAC2 una discoteca in via Torta dietro piazza S. Croce dipinti con la vernice delle plafoniere luminose che caratterizzavano l'interno del locale come si vede nella foto qui accanto. Attorno a questo tavolo si è svolta la prima parte del lavoro ideativo del Superstudio, qui è stato ideato il Monumento Continuo e l'environment per la mostra del MoMA; qui si è svolta l'intervista interrotta con la giornalista di Newsweek che è fuggita dandoci dei “Radicals”, aneddoto che, raccontato a Germano Celant, è stato all'origine della denominazione di tutto il “movimento”. Davanti a questo tavolo sopra tutto siamo stati fotografati da Cristiano (con l'autoscatto) nella prima nostra foto ufficiale e su questo tavolo è stata fotografata la Hidden Architecture. - Gian Piero Frassinelli