Arte Moderna e Contemporanea

Firenze, 
mer 20 Gennaio 2021
Asta Live 1018
56

Kurt Schwitters ©  
(Hannover, 1887 - Kendal, 1948)

KURT SCHWITTERS

€ 20.000 / 40.000
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KURT SCHWITTERS

(Hannover 1887 - Kendal 1948)

Senza titolo

1936

collage su carta

cm 13,3x11

firmato in basso a sinistra "K. Schwitters"

 

Untitled

1936

collage on paper

13.3x11 cm

signed lower left "K. Schwitters"

 

Provenienza

Lysaker 1948-1956 (ereditato dall'artista Kurt Schwitters)

Klipstein e Kornfeld, precedentemente Gutekunst e Klipstein, Bern 1956

Charlotte Weidler, New York, 1956

Galleria Schwarz, Milano 1963-1967

Collezione privata

 

Esposizioni

Milano, 1961

Roma, 1962

Milano, 1963

Amsterdam, 1963

Baden, 1963

Cinquant'anni a Dada, Dada in Italia, 1916-1966, Civico Padiglione d'Arte, Milano, 24 giugno - 30 settembre 1966

Torino, 1966

Nestergard, 1993

 

Bibliografia

Catalogo esposizione, Milano, 1961, ill.

Catalogo esposizione, Milano, 1963, ill.

Catalogo esposizione, Amsterdam, n. 367 ill.

Cinquant'anni a Dada, Dada in Italia, 1916-1966, catalogo dell'esposizione (Civico Padiglione d'Arte, Milano, 24 giugno - 30 settembre 1966), n. 84 ill.

Catalogo esposizione, Torino 1966, ill.

Catalogo esposizione, Nestergard, 1993, n. 105 ill.

Catalogo esposizione, Stadtmüller, 1997, n. 46 ill.

 

«I quadri di pittura Merz sono opere astratte. La parola Merz significa, nella sua essenza, l’assemblamento di tutti i materiali possibili e immaginabili per scopi artistici, e in senso tecnico l’uguale valorizzazione di principio dei singoli materiali».

Julius Schwitters

 

[…] Dada ad Hannover significa essenzialmente Kurt Schwitters. Artista individualista, egli, anziché avvicinare l’arte alla vita, cerca di trasferire la vita nell’arte, senza mai rinnegare il significato estetico del suo operare. Riconoscendo in qualsiasi cosa gli capiti sotto mano, soprattutto in ciò che è destinato a trasformarsi in rifiuto e quindi a scomparire, elementi da incamerare in una visione poetico-pittorica, Schwitters  sostiene la potenziale artisticità di ogni “cosa” (cfr.Fonti e testimonianze I.14) e per questa sua costante ricerca della bellezza Huelsenbeck gli ha rifiutato l’adesione al Club Dada berlinese, le cui finalità politiche sono incompatibili con il suo apparente disimpegno. Schwitters, dopo aver abbandonato la pittura espressionista con sfumature spiritualiste, intorno al 1918 passa dapprima all’astrattismo e quindi prende a eseguire quadri che appaiono biglietti del tram usati, pezzi di carta raccolti per strada, rifiuti di metallo e altro ancora. Non riuscendo a entrare nel circuito del Dada berlinese, pur riscontrando affinità con Hausmann, decide di dare un’altra definizione al suo lavoro, Merz, casualmente trovata come sillaba della parola “Kommerz” in un pezzo di carta appiccicato a una delle sue tele. […]

Francesco Tedeschi, Dadaismo, Arnoldo Mondadori Arte, 1991.