MICHELANGELO PISTOLETTO
(Biella 1933)
Amare
2006
multiplo in acciaio lucidato a specchio
cm 25x113
tiratura di 40 esemplari in numeri arabi e 10 in numeri romani, esemplare X/X
al retro firmato e numerato
Love
2006
multiple, mirror-polished stainless steel
25x113 cm
limited edition of 40 samples in Arabic numerals and 10 in Roman numerals, sample X/X
on the reverse signed and numbered
L’opera è stata stampata da Arte 3 Milano con progetto di realizzazione per la Galleria Fabjbasaglia di Rimini nel mese di dicembre del 2006.
Generare amore, non intolleranza. È questa la missione del maestro Michelangelo Pistoletto che sembra riflettersi nello specchio da lui concepito. La genesi dell’opera è da attribuire al progetto realizzato nel 2007 a Rimini, in cui l’artista presenta Amare, un’opera site-specific, creata in funzione dello spazio in cui è rimasta installata per alcuni mesi: l’arenile della città. Lo specchio collocato lungo la battigia, ha fatto sì che la zona non si presentasse più soltanto come una meta di turismo estivo, bensì come luogo di incontro, come una sorta di agorà culturale di cui l’opera del maestro ne costituisce la grande quinta.
“Lo specchio è il modo per riconoscere la propria identità, per riconoscere sé stessi”, afferma l’artista.
La grande lastra specchiante rivolta verso la città, ovvero verso l’umanità che può riflettersi e trovarsi, ha creato un’atmosfera enigmatica e mimetica in cui lo spettatore, nell’istante in cui percepisce la propria immagine, non può fare a meno di considerare l’ambiente circostante. La città alle sue spalle, porto sicuro che abita ogni giorno e, dall’altra parte, dietro la lastra, il mare: elemento in continuo divenire e che da secoli evoca lo scambio tra popoli e culture. I motivi curvilinei tracciati sulla lastra, sembrano alludere alle linee di confine poste dagli uomini e dalle donne di oggi nei confronti di ciò che è diverso da loro: sia a livello fisico, attraverso muri e barriere, sia a livello concettuale, attraverso pregiudizi e insinuazioni.
Non a caso Pistoletto ha voluto realizzare l’installazione sulla costa del Mar Adriatico, quello stesso mare che si affaccia sui paesi dell’Ex-Jugoslavia, nazioni che per anni hanno vissuto, e tutt’ora percepiscono, uno stato di frammentazione. Amare dunque, è un invito a creare nuove coesioni e ad assumere un senso più civile del futuro.
Questa riproduzione si presenta come un ricordo e rimando costante a quella volontà del maestro, di costruire una società tenuta insieme da un sentimento di autentica solidarietà antropologica.
Il multiplo presentato intende essere un richiamo al verbo Amare e alle sue coniugazioni, su cui “si deve poter tornare a fondare quell’unità e integrità della società civile, di cui l’arte, in quanto attività eccellente dello spirito, si pone a esempio di ogni processo di unità nelle differenze, in cerca di equilibri armoniosi”.