ASKOS
FALERI O ETRURIA MERIDIONALE, SECONDA METÀ IV SECOLO a.C.
Askos a forma di cinghiale seduto sui quarti posteriori, con bocchello troncoconico sulla testa e ansa sormontante a ponte posta fra il bocchello e le terga. Il corpo ceramico, di colore beige, è coperto da vernice nera lucente e di ottima qualità. Sul muso dell'animale è presente un foro per versamento del liquido. Lungh. 16,5 cm.
Questo contenitore rituale - ascrivibile al tipo 9432a della sistemazione di J.P. Morel, Céramique campanienne: les formes, Rome 1981 - rientra in una produzione dell'Etruria meridionale o del mondo falisco. Un rinvenimento in contesto dalla tomba 112 del Fondo Scataglini a Tarquinia, F. Chiesa, Tarquinia: archeologia e prosopografia tra ellenismo e romanizzazione, Roma 2005, p. 95.
Provenienza
Simotti Rocchi, Roma, acquisto 1988
Collezione privata