CHOUS
CAMPANIA, PAESTUM (?), SECONDA METÀ DEL IV SECOLO a.C.
Chous a figure rosse con orlo trilobato, corpo ovoidale espanso nel tratto inferiore, basso piede, ansa verticale. La decorazione figurata, a figure rosse, occupa quasi tutto il corpo e consiste in una sola figura, maschile e mossa verso sinistra, posta sopra una linea di terra a risparmio e sotto una fila di linguette. L’uomo nudo, con i lunghi capelli tenuti da una benda, il mantello nella sinistra ed il tirso nella destra è identificabile come Dioniso, il dio del vino e dell’ebbrezza. Sul retro, sotto l’ansa, una palmetta fra girali vegetali. Alcuni dettagli sono sovradipinti in colore bianco. H. 18,3 cm.
Il vaso può essere ascritto ad una produzione pestana a figure rosse (su cui A.D. Trendall, The Red-Figured Vases of Paestum, Hertford 1987). La caratterizzazione della figura di Dioniso trova analogie con quella corrente in particolare nel laboratorio di Python, si veda in particolare come confronto un piatto al Louvre (inv. K364: A.D. Trendall, Paestan Pottery a revision and a supplement, in Papers of the British School at Rome, XX, 1952, p. 11, n. 201).
Provenienza
Collezione privata