CRATERE A CAMPANA
ATTICA O ITALIA MERIDIONALE, SECONDA METÀ V SECOLO a.C.
Cratere del tipo a campana, con orlo ingrossato, piede cilindrico e due anse orizzontali. La decorazione, a figure rosse, consiste in una corona di foglie di alloro (o olivo) sotto l’orlo e in due scene intervallate sotto le anse da due palmette e poste su una linea di terra costituita da motivo a meandri. Lato A: satiro in corsa verso destra, all’inseguimento di una menade ammantata e con tirso. A sinistra altra menade ammantata volta verso l’ansa, ma retrospiciente a guardare la scena. Fra il satiro e la menade inseguita KALOS. Lato B: scena di palestra con tre giovani ammantati in conversazione: quello centrale si regge a un bastone, quello a sinistra solleva uno strigile mentre sopra quello di destra si vedono due halteres abbinati. H. 25 cm; diam. orlo 31 cm; diam piede 15 cm.
Il cratere, che rientra in una forma vascolare ben attestata sia in Attica che nelle produzioni magno-greche, è ascrivibile con ogni probabilità a un’officina ateniese attiva intorno alla metà del V secolo a.C. oppure a una delle prime imitazioni di questi prodotti realizzate in Italia meridionale nel V secolo a.C. La scena di inseguimento trova in particolare buoni confronti con due vasi al Museo Nazionale di Varsavia inv. 142357 (BAPD 215493) e all’Hermitage di San Pietroburgo, inv. 791 (BAPD 215494) attribuiti da J.D. Beazley al pittore della Centauromachia del Louvre (Attic Red-Figure Vase-Painters2, Oxford 1963, 1091.51 e 1091.52).
Provenienza
Collezione privata