EPIGRAFE OSTIENSE
OSTIA, I-II SECOLO d.C.
Lastra quadrangolare in marmo bianco (31 x 26,8 cm) che conserva un testo posto su cinque linee, così leggibile:
D(is) M(anibus) | L. Marri Erotis | L. Marrius Aquila | et C. Poppaeus Synt̂helus | fili.
La lastra, la cui superficie è ancora coperta dalle tracce della gradina (strumento a tre denti usato per regolarizzare la superficie prima della lisciatura) ricorda Lucio Marrio Erote ed è stata realizzata dai figli Lucio Marrio Aquila e Gaio Poppeo Synthelo. Il gentilizio Marrius, non comune, compare associato al praenomen Lucius soltanto ad Ostia, è pertanto probabile che questa fosse la provenienza anche della persona qui menzionata. Quanto ai due figli, il fatto che presentino un nome differente può condurre a pensare che il primo sia nato mentre la madre era ancora in condizione servile (in tal caso mentre era serva di un tale Gaio Poppeo), mentre il secondo sia nato con entrambi i genitori liberi.
Provenienza
Collezione privata
Si ringraziano il prof. A. Cecconi ed il dott. C. Slavich dell’Università di Firenze per le considerazioni sul testo