Firenze, 
mar 8 Giugno 2021
Asta Live 1057
30

Luigi Miradori detto il Genovesino

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Luigi Miradori detto il Genovesino

(Genova, 1605 circa – Cremona, 1656 circa)

SACRA FAMIGLIA CON S. GIOVANNI BATTISTA

olio su tela, cm 178x124,5

 

HOLY FAMILY WITH SAINT JOHN THE BAPTIST

oil on canvas, cm 178x124,5

 

L’artefice di questa originale Sacra Famiglia è da riconoscere senza ombra di dubbio in Luigi Miradori, detto il Genovesino, pittore principalmente attivo a Cremona ma genovese di origine, come attesta il suo soprannome e come lui stesso ribadiva firmandosi “januensis”.

Nato a Genova probabilmente all’inizio del Seicento, è documentato nel capoluogo ligure nel 1627 in occasione del suo matrimonio e nel 1630 quando viene tassato come gli altri cittadini per le opere di fortificazioni della città. 

L’opera offerta deve collocarsi dopo il suo trasferimento a Cremona dove risulta già residente nel 1637 riuscendo sin da subito ad accaparrarsi numerose e prestigiose committenze: molto simile alla Sacra Famiglia della Fondazione Istituto Gazzola di Piacenza, firmata e datata 1639 nel cartiglio in basso a destra (cfr. G. Bellagamba e L. Rapetti in Genovesino. Natura e invenzione nella pittura del Seicento a Cremona, catalogo della mostra a cura di F. Frangi, V. Guazzoni e M. Tanzi, Roma 2017, pp. 84-85, scheda 11), si rivelano l’impostazione compositiva piramidale con la figura di San Giuseppe dolcemente appoggiato con tutto il suo peso al bastone, forse ripreso da quel vasto repertorio di stampe dalle quali l’artista costantemente, come è stato notato, ha ricavato modelli (cfr. F. Cerretti, Genovesino e le carte stampate, Roma 2020),  e l’apertura su uno sfondo paesistico rapidamente tratteggiato a colpi di pennello.

Caratteristico delle sue opere degli anni Quaranta è poi il calibrato cromatismo all’interno del quale cerca di sfruttare tutte le sfumature dei toni, attraverso il fluire della luce e dell’ombra tra le pieghe delle vesti, che si osserva anche nel nostro caso.

A colpire, infine, è il pianto del piccolo Battista inginocchiato ai piedi di Gesù Bambino - entrambi per altro tipici esempi del repertorio di cicciottelli e riccioluti bimbetti miradoriani - pianto dalla valenza simbolica in quanto prefigurazione della futura Passione, se pur naturalisticamente raffigurato.