BUREAU-PLAT, JACQUES-PHILIPPE CAREL, FRANCIA, INIZI PERIODO LUIGI XV
lastronato in bois de rose e bois de violette con applicazioni in bronzo dorato, piano di forma sagomata profilato da bordo in bronzo dorato con foglie aperte agli angoli rivestito in pelle con bordi e decoro centrale dorati, fronte mosso con grembiale sagomato a tre cassetti ciascuno dei quali intarsiato a decori geometrici che si ritrovano anche sui fianchi, con maniglie e bocchette in bronzo dorato a elementi fogliacei e inquadrati da fregi dorati vegetali, retro ornato a imitare il fronte, gambe mosse su piedi in bronzo dorato a elemento fogliaceo, stampigliato CAREL, cm 79x143x73
AN EARLY LOUIS XV ORMOLU-MOUNTED BOIS DE ROSE AND BOIS DE VIOLETTE BUREAU-PLAT BY JACQUES-PHILIPPE CAREL
Bibliografia di confronto
J. Nicolay, L'art et la maniere des maitres ebenistes francais au XVIIIe siecle, Paris 1986, p. 89 fig. A
Dopo aver frequentato a Grenoble la bottega di Thomas Hache, il più celebre di una dinastia di ebanisti specializzati in intarsio floreale naturalistico, Jacques-Philippe Carel (attivo dal 1723 al 1785) tornò a Parigi dove nel 1723 fu riconosciuto Maître.
Debuttando nella produzione di mobili dalle forme robuste riflesso dello stile Règence, Carel si distinse per la propria produzione in stile Luigi XV con oggetti d’arredo in bois de rose e bois de violette, dalle linee sinuose, profilate e ornate da applicazioni in bronzo dorato con elementi fogliacei proprio come il bureau-plat che qui proponiamo.
Carel prestò la sua arte per una clientela assai prestigiosa a Parigi, prima fra tutti la famiglia Reale, lavorando per la Garde-Meuble de la Couronne, il dipartimento della Maison du Roi incaricato della gestione dei mobili e delle opere d'arte destinate alla decorazione delle residenze reali. Alla sua mano si devono opere di alta qualità, come la scrivania che realizzò nel 1748 per la camera da letto della Marchesa di Pompadour al castello di La Muette e i due scrittoi del 1751 destinati gli appartamenti a Versailles delle principesse Sophie e Louise, figlie di Luigi XV, dove tutti e tre i bureau-plat sono oggi custoditi. Fu inoltre protagonista di commissioni da parte di corti straniere, come quella svedese per la residenza a Drottningholm e quella del principe di Württemberg.