GRUPPO, ROMA, SECOLO XIX-XX
composto da base quadrangolare in marmo giallo modanata con facce sformellate su cui poggia elefante bronzeo che sostiene sul proprio dorso un obelisco di granito rosa terminante con punta bronzea; dal modello del cosiddetto Pulcino della Minerva, l’Obelisco della Minerva opera di scuola berniniana collocata nella piazza della Minerva a Roma, che sorregge uno dei nove obelischi egizi con geroglifici; cm 117x32x25
A ROMAN GROUP, 19TH-20TH CENTURY
Il Campo Marzio era una zona collegata agli antichi culti egizi tant’è che in quest’area esisteva un tempio, l’Iseo Campense, dedicato alla dea Iside e al dio Serapide, che confinava con il tempio della dea della sapienza, il Minervium. Una sapienza antica, incarnata da una parte da Minerva, dea della sapienza, dall’altra dall’obelisco come oggetto depositario di una cultura millenaria, arcana ed esoterica, deve poggiare su una base robusta qui rappresentata dall’elefante. L’iconografia infatti non è casuale: l’elefante è riconosciuto come animale dotato di memoria, ma anche simbolo di resistenza e come tale rappresenta quella memoria storica di cui Roma fu erede e trova traccia negli obelischi che popolano la Capitale.