Gaspare Diziani
(Belluno, 1689 - Venezia, 1767)
ARIA
TERRA
coppia di dipinti, olio su tela ovale, cm 79x58,5
(2)
ALLEGORY OF AIR
ALLEGORY OF EARTH
oil on canvas, cm 79x58,5, a pair of oval paintings
(2)
Inedite e non replicate, queste splendide immagini allegoriche si valgono, nella presentazione di due fra i quattro Elementi, delle indicazioni fornite da Cesare Ripa nella celebre Iconologia in cui possiamo ritrovarle con i loro attributi.
Ecco dunque l’Aria “… con i capelli sollevati e sparsi al vento, che sedendo sopra le nuvole tenga in mano un bel pavone, come animale consecrato a Giunone dea dell’aria, e si vedranno volar per l’aria varii uccelli…”.
La Terra è invece raffigurata come “una matrona a sedere, vestita d’habito pieno di varie herbe e fiori, con la destra mano tenghi un globo, in capo una ghirlanda di fronde, fiori e frutti e dei medesimi ne sia pieno un corno di dovitia, il quale tiene con la destra mano, e acanto vi sarà un leone e altri animali terrestri. Si fa matrona per essere ella dai Poeti chiamata gran madre di tutti gli animali…. Si dipinge con il globo e che stia a sedere per essere la terra sferica e immobile…. Si veste con habito pieno di varii fiori et herbe e con il cornucopia pieno di più sorte di frutti e con la ghirlanda sopradetta in capo perciochè la terra rende ogni sorta di frutti…”.
Parte, con ogni evidenza, di una serie di quattro, le nostre tele si accostano per tema e composizione a varie opere giovanili del pittore bellunese. Tra queste, la serie di sovrapporte dedicate alle Parti del Giorno nella Stanza da Letto da parata nella Residenz a Monaco di Baviera, verosimilmente eseguite nel 1717 o poco oltre, in occasione del viaggio in Germania del giovane artista, che a Dresda avrebbe soggiornato tre anni a partire dal 1717.
E’ soprattutto l’immagine della Terra a richiamare la solida impostazione del Mattino nella serie monacense, simile anche nei panneggi che velano e sostengono la figura.
Non mancano in ogni caso confronti con opere della maturità del Diziani, quali la Diana di raccolta privata (R. Pallucchini, La pittura nel Veneto. Il Settecento, Milano 1996, II, fig. 112) o la serie di Virtù dipinte a fresco sulle pareti dello scalone di palazzo Spineda a Treviso (cfr. P. Zugni Tauro, Gaspare Diziani, Venezia 1971, figg. 106-109).