Firenze, 
mar 9 Novembre 2021
Asta Live 1078
51

Scuola toscana, sec. XVII

€ 8.000 / 12.000
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Scuola toscana, sec. XVII

DIOGENE INCORONATO DALLA VIRTÙ

olio su tela ovale, cm 80x105,5

 

Tuscan school, 17th century

DIOGENES AND THE VIRTUE

oil on canvas, cm 80x105,5, an oval

 

La scena allegorica qui presentata illustra il conseguimento della virtù attraverso la rinuncia ai beni terreni: ne è paradigma Diogene, il filosofo cinico che riconosciamo grazie agli attributi della botte, eletta a suo unico riparo, e della lanterna, che si riferisce alla sua ricerca dell’uomo saggio.

A sinistra, il giovane appena coperto da un drappo dorato ostenta i segni della ricchezza e del potere, sottolineato dallo scettro che impugna con la destra. La ruota su cui siede ne chiarisce il significato come Fortuna, incostante dispensatrice di potere e ricchezza: a questa allude, sullo sfondo, la figura di Mida.

A destra, il filosofo è incoronato da una figura alata in cui è agevole riconoscere la personificazione della Virtù, così come descritta nell’Iconologia di Cesare Ripa: “Una giovane bella e graziosa con l’ali alle spalle, nella destra mano tenghi un’asta, e con la sinistra una corona di lauro, e nel petto habbia un Sole. Si dipinge giovane perché mai non invecchia, anzi sempre più vien vigorosa e gagliarda…. Bella si rappresenta perché la virtù è il maggior ornamento dell’animo. L’ali dimostrano che è proprio della virtù l’alzarsi a volo sopra il comune uso degli uomini volgari, per gustare quei diletti che solamente provano gli uomini più virtuosi…. Il sole dimostra che, come dal cielo illumina esso la terra, così del cuore la virtù …. dà vigore a tutto il corpo nostro…. La ghirlanda dell’alloro ne significa che siccome il lauro è sempre verde e non è mai tocco da fulmine, così la virtù mostra sempre vigore…”.

Ricercato nel soggetto ed estremamente raffinato negli accordi cromatici, così come nell’uso di pigmenti pregiati, il dipinto appare riconducibile all’area tosco-romana, non lontano dalla produzione di Bernardino Mei, l’artista senese attivo anche a Roma nell’ambiente chigiano, autore di complesse e sofisticate allegorie.