Alberto Pasini
(Busseto 1826 - Cavoretto 1899)
RITORNO A CASA
olio su tela, cm 22x16
firmato in basso a sinistra
retro del telaio: timbro della Mondial Gallery di Milano, iscritto "M.o Toscanini", cartiglio con "71"
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oil on canvas, 22x16 cm
signed lower left
on the reverse of the stretcher: stamp of the Mondial Gallery of Milan, inscribed "M.o Toscanini", label with "71"
Provenienza
Mondial Gallery, Milano
Collezione privata
Bibliografia
AA.VV., Cronache dell'arte italiana dell'Ottocento. 12, Milano 1983
V. Botteri Cardoso, Pasini, Genova 1991, p. 365 n. 837
Inserito nella catalogazione generale dei dipinti di Alberto Pasini stilata da Vittoria Botteri Cardoso tra le opere di produzione orientale risalenti agli anni Ottanta, questo piccolo quadro viene registrato con il titolo Ritorno a casa. Un soldato armato, in piedi, di fianco al cavallo sellato, attende sulla soglia di un’abitazione davanti alla porta chiusa e fissa con sguardo serio e attento le maniglie ottonate che rimangono serrate. L’abbigliamento dell’uomo e i dettagli architettonici della facciata dell’edificio ci immergono con esito immediato in un mondo diverso dal nostro, lontano, sconosciuto a noi, ma tanto osservato e amato da Pasini che vi passò lungo tempo realizzando numerose testimonianze di quella vita e di quei costumi con una precisione nei dettagli e un gusto cromatico carichi di eleganza e piacevolezza.
Uomo e cavallo in attesa fuori da portoni di palazzi arabeggianti o da botteghe meno sontuose sono un soggetto più volte indagato dal pittore in questo periodo di attività, l’ultimo, trascorso in Oriente prima del rientro definitivo in Europa.
L’indicazione di un’antica appartenenza riportata sul telaio del nostro dipinto rimanda a un importante collezionista di quadri e sculture del XIX secolo e di inizio ‘900: Arturo Toscanini, il celebre direttore d’orchestra di Parma, stessa origine di Pasini, nato a Busseto. La sua raccolta, nata sotto lo sguardo vigile di Vittore Grubicy de Dragon e in parte ricostruita in occasione della mostra Toscanini tra note e colori realizzata nel 2007 presso la Fondazione Biblioteca di via Senato a Milano, vantava già un altro quadro di Pasini, Pascolo a Fontainebleau, paesaggio del 1852 dipinto su tela poco dopo il suo arrivo in Francia. Un genere diverso rispetto a quello orientale che sicuramente ha segnato la fama del pittore a livello internazionale.
E.S.