DIPINTI DEL SECOLO XIX. OPERE SCELTE DA UNA COLLEZIONE PRIVATA

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Attilio Pratella
(Ravenna, 1856 - Napoli, 1949)

Attilio Pratella

€ 4.000 / 8.000
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Attilio Pratella

(Ravenna 1856 - Napoli 1949)

MERCATO SUL MOLO

olio su tavola, cm 20x14,5

firmato in basso a destra

retro: timbro della Mondial Gallery di Milano

 

MARKET AT THE PORT

oil on panel, 20x14.5 cm

signed lower right

on the reverse: stamp of the Mondial Gallery of Milan

 

Provenienza

Mondial Gallery, Milano

Collezione privata

 

Attilio Pratella è uno degli artisti napoletani della seconda metà dell’800 più conosciuti. All’inizio della propria carriera, per esigenze economiche, svolse attività di decoratore di scatole di latta e di ceramica, passando ben presto alla pittura vera e propria per diventare un grande interprete della scuola paesaggista napoletana di fine secolo, con frequenti partecipazioni ai saloni nazionali e internazionali. Nel primo periodo della sua attività fece propri i temi della Scuola di Posillipo, interpretandoli con un nuovo stile aggiornato alla conoscenza diretta del movimento impressionista. Le sue bellissime vedute napoletane sono caratterizzate da perfezione stilistica e da verismo, appaiono ricche di effetti argentei e di trasparenze atmosferiche, ma anche contraddistinte da una certa solidità dei piani, dovuta alla pratica di un puntuale disegno dal vero. Fu grande descrittore della vita dei pescatori e dei napoletani che affollavano i mercati e i porti, rappresentandone le movenze, i pensieri e la vitalità, come vediamo nella presente tavoletta, che descrive con squillanti e pastose cromie l’atmosfera vivace e solare del molo di Napoli. Nelle sue opere, solitamente di piccole dimensioni, descrive con precisione i paesaggi, le strade, le imbarcazioni, i braccianti alle reti sulle spiagge. Pittore per eccellenza del mare, lo ritrae nelle sua miriade di piccole onde, rese con pennellate intense e pastose per simulare la mobilità delle acque e il loro moto perpetuo.

Sul finire della carriera si limitò ad esporre in mostre personali, disertando le esposizioni comuni. Due dei suoi figli, Ada e Fausto, seguirono le orme paterne nella produzione di paesaggi e vedute.