ARAZZO, BRUXELLES, TERZO QUARTO SECOLO XVII, PROBABILMENTE ATELIER DI GERAERT VAN DER STRECKEN E JAN VAN LEEFDAEL
tessuto in trama di lana e ordito in seta raffigurante l’episodio di Briseide restituita ad Achille da Nestore dalla serie delle Historiae di Peter Paul Rubens; entro ricca bordura costituita da due cariatidi femminili impreziosite da fiori sulla cui testa poggiano volute fogliacee attorno alle quali si avvolgono festoni di fiori che si portano verso il centro superiore a inquadrare una conchiglia, cm 356 x570
A BRUSSELS TAPESTRY, THIRD QUARTER 17TH CENTURY, PROBABLY WORKSHOP OF GERAERT VAN DER STRECKEN AND JAN VAN LEEFDAEL
Il modello di questo arazzo, conservato al Museo del Prado di Madrid, venne realizzato da Rubens e dalla sua bottega tra il 1630 e il 1635 seguendo fedelmente il racconto dell'Iliade. Il momento raffigurato è quello in cui Nestore restituisce ad Achille la sua ancella preferita, Briseide, vinta dall'eroe durante la spartizione del bottino avvenuta in occasione della presa di Lirnesso, città alleata di Troia. A sua volta Agamennone cattura Criseide, figlia del sacerdore di Apollo Crise, ma quando il dio, adiratosi, scatena una pestilenza sul campo degli Achei i capi greci costringono Agamennone a restituire Criseide. In cambio Agamennone prende per sé Briseide provocando l’ira di Achille, che decide di ritirarsi nella sua tenda rifiutandosi di combattere. Agamennone tenta in ogni modo di restituire la schiava, ma Achille persiste nella sua decisione per un anno intero, tornando a combattere solo per vendicare la morte dell'amico Patroclo, raffigurato nell'arazzo adagiato su un letto alle spalle di Achille e compianto dalle due donne descritte da Omero; in questa occasione, Agamennone riesce a restituire Briseide ad Achille, insieme a molti doni.