AMPHORISKOS
ETRURIA 560-540 a.C. ca
Amphoriskos con orlo assottigliato a fascia, collo a profilo concavo, corpo piriforme e piede conico. Sulla spalla sono impostate due anse verticali a bastoncello. La decorazione figurata consiste sulla spalla in due volatili, sul punto di massima espansione invece in pantera alternata a cervo. Il resto del corpo è coperto da bande e fasce in vernice bruna. H. max. 13,5 cm; diam. orlo 2,6 cm.
Questo amphoriskos, attestazione della qualità formale delle officine etrusche che si ispiravano alla produzione corinzia, trova un confronto particolarmente stringente in un amphoriskos dalla collezione Chini nel Museo di Bassano del Grappa (inv. 11: G. Andreassi, M. Labellarte, G.A. Maruggi, A. Patera, Ceramica greca della collezione Chini nel Museo Civico di Bassano del Grappa, Roma 1990, pp. 36-37), che presenta analoga partizione decorativa e resa degli animali: le peculiarità nella resa del volatile e del cervide consentono di ascrivere i due esemplari alla stessa mano.
Provenienza
Collezione privata