COPPA UMBONATA, GUBBIO O URBINO, 1530-1540 CIRCA
in maiolica decorata in blu di cobalto con lustri rosso e dorato; sul retro al centro del piede N e tre decori spiraliformi lungo il bordo in lustro; diam. cm 25,5, diam. piede cm 12,2, alt. cm 5,4
AN UMBONATE BOWL, GUBBIO OR URBINO, CIRCA 1530-1540
Bibliografia di confronto
J. Giacomotti, Catalogue des majoliques des musées nationaux, Parigi 1974, p. 222 n. 725;
B. Rackham, Victoria and Albert Museum. Catalogue of Italian Maiolica, Londra 1977, p. 223 n. 704, tav. 110;
T. Wilson, E. Sani, Le maioliche rinascimentali nelle collezioni della Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia. 1, Perugia 2006, pp 184-193 n. 59-63
La coppa su basso piede ha il corpo realizzato a stampo e presenta un decoro a rilievo che corre lungo il bordo, alternando baccellature ovali a fogliette lanceolate sormontate da piccoli frutti sferici. Il motivo è dipinto con lustro rosso dorato e sottolineato con ombre rese a larghe pennellate blu cobalto. Al centro dell’umbone, incorniciato da una sottile fascia rilevata, è dipinto un motivo amatorio con un cuore ardente su un fuoco acceso, trafitto da un dardo e da una spada e sormontato da due occhi piangenti. Sul retro tre ampie spirali a lustro rosso e al centro una N in lustro dorato.
Questa coppa appartiene a una tipologia ceramica in cui la preziosità del manufatto non era data dallo stile pittorico, ma proprio dalla tecnica del lustro e dalla realizzazione morfologica dell’oggetto a stampo, che la rendeva particolarmente fragile. La produzione di questi oggetti, vista la richiesta di vasellame a imitazione del metallo e il successo dei lustri di Gubbio prima e di quelli di Deruta poco dopo, fu diffusa durante il cinquecento, ma gli esemplari datati aiutano a delimitare l’arco cronologico: un’esemplare porta l’insegna di Giulio II, papa del primo decennio del secolo (1503-1513), un altro reca le insegne di papa Paolo III (1534-1549). Gli esemplari noti con la marca N sul retro sono da alcuni attribuiti alla bottega urbinate di Vincenzo Andreoli, attiva negli anni successivi al 1538 e fino al 1547.
Una coppa a rilievo con al centro la medesima raffigurazione è conservata nella collezione della Fondazione della Cassa di Risparmio di Perugia e reca la data 1531, una è conservata al Victoria and Albert, una, molto vicina anche nella decorazione della tesa, al Musee de la Renaissance di Ecuen ed un’altra particolarmente prossima alla nostra, databile al 1530, compare nella collezione Nicolier di Parigi.