VASO GLOBULARE, PALERMO, 1600 CIRCA
in maiolica dipinta in arancio, bruno, giallo, azzurro e verde; alt. cm 34,5, diam. bocca cm 10,6, diam. base cm 11,2
A GLOBULAR BOWL, PALERMO, CIRCA 1600
Bibliografia di confronto
J. Giacomotti, Catalogue des majoliques des musées nationaux. Parigi 1974, pp. 313-314 n. 966-967;
C. Ravanelli Guidotti, Ceramiche occidentali del Museo Civico Medievale di Bologna, Bologna 1985, p. 252 n. 216;
C. Ravanelli Guidotti, Thesaurus di opere della tradizione di Faenza, Faenza 1998, p. 387 n. 98 e pp. 366-372
Il vaso ovoidale ha un’imboccatura larga con orlo tagliato a stecca e poggia su un piede alto con base piana e orlo appena estroflesso. Il corpo del vaso è percorso da fasce orizzontali decorate da diversi motivi fitomorfi, quali un serto fogliato sul collo e sulla base, una fascia fogliata continua sulla spalla, un motivo a quartieri con svariati elementi fitomorfi su sfondi di colori differenti. Sul fronte una cornice a finta baccellatura racchiude un ritratto maschile con elmo posto di profilo verso sinistra. Il vaso non presenta cartigli relativi al contenuto farmaceutico.
L’opera appartiene ad un gruppo di vasi da farmacia prodotti verso la metà del XVI secolo, decorati con riserve entro le quali si staglia un busto, una figura o un istoriato; tutti presentano bordi delimitati da festoni di foglie e frutti, su un fondo a trofei o a quartieri. Un esemplare conservato nella collezione Virga di Palermo, contrassegnato dalla data 1555 e inscritto con la parola FAENTIA, ci spingerebbe ad attribuire l’opera alle officine della città romagnola. Tuttavia la forma allungata, il collo più alto, lo stile pittorico e il confronto quasi puntuale con un vaso del Museo civico medievale di Bologna (inv. n. 1079) con ritratto di “Tulio” fa propendere per l’assegnazione del vaso in esame alle officine palermitane attive intorno al 1600.