CAFFETTIERA, DOCCIA, MANIFATTURA GINORI, 1740-1750
in porcellana dipinta in rosso ferro e oro; corpo piriforme con piede rastremato e modanato, ansa alta e mossa ispirata alla coeva argenteria, il beccuccio termina a forma di testa di serpe, collegato al corpo da una staffa, coperchio a cupola con presa a trottola. La decorazione, finissima, è ispirata dalle porcellane Kang–shi con l’immagine di un salice piangente posto su rocce forate che si specchiano nell’acqua, accompagnate da piccoli insetti in volo e un ciuffo di fioretti. Il decoro, fresco con colori vividi, è coerente nel coperchio con tocchi sottili molto accurati. Si tratta di una variante del motivo decorativo del celebre “galletto rosso” nel quale manca proprio il piccolo animale. Suggestivo il collegamento con il passo degli inventari della Manifattura del 24 ottobre 1747, in cui si legge che “il Campostrino rifà i serviti dei Galli che sono andati via” (il pittore Ferdinando Campostrini è segnalato in fabbrica tra il 1741 ed il 1747); alt. cm 25,5, largh. massima cm 16,4, diam. cm 12,7
A GINORI COFFEE POT, DOCCIA, 1740-1750
Bibliografia di confronto
A. d'Agliano (a cura di), Settecento Europeo e Barocco Toscano nelle Porcellane di Carlo Ginori a Doccia, Roma 1996, n. 28