DAL RINASCIMENTO AL PRIMO '900. PERCORSO ATTRAVERSO CINQUE SECOLI DI PITTURA

36

Attribuiti a Cristoforo Munari

€ 25.000 / 35.000
Stima
Valuta un'opera simile

Attribuiti a Cristoforo Munari

(Reggio Emilia, 1667 – Pisa, 1720)

CESTA DI PERE, CAVOLO E ZUCCHE SU UN PIANO

FINOCCHIONA, GHIACCIAIA E DUE BECCACCINI, CON MORE E AGRUMI SU UN PIANO

coppia di dipinti, olio su tela, cm 93x72

(2)

 

Attributed to Cristoforo Munari

(Reggio Emilia, 1667 – Pisa, 1720)

BASKET OF PEARS, CABBAGE AND PUMPKINS ON A STONE LEDGE

FINOCCHIONA, ICE BOX AND TWO BIRDS, WITH BLACKBERRIES AND CITRUS FRUITS ON A STONE LEDGE

oil on canvas, cm 93x72, a pair

(2)

 

Bibliografia

G. e U. Bocchi, Naturaliter. Nuovi contributi alla natura morta in Italia settentrionale e Toscana tra XVII e XVIII secolo, Casalmaggiore 1998, p. 337, fig. 412.

 

Resi noti da Ulisse e Gianluca Bocchi come opere di Cristoforo Munari – sebbene con un punto di domanda che potrebbe alludere a un intervento della bottega nel caso del primo dipinto della coppia in esame – i dipinti qui offerti si legano indubbiamente, anche nel formato verticale tipico del pittore emiliano, a un gruppo di “cucine” o “dispense” in cui l’artista dispone su un piano di pietra posto di sguincio rispetto alla superficie della tela una serie di frutti e ortaggi estivi e invernali - come nel nostro caso in cui more e ciliegie si accompagnano ad agrumi - o più coerenti tra loro nella stagione rappresentata, come nel primo dipinto della coppia qui in catalogo.

In molti casi, ai doni della Terra si accompagnano attrezzi di cucina e dispensa e selvaggina di piuma, a ricostruire le abitudini alimentari dell’area padana da cui l’artista proviene: motivi che solo più tardi cederanno il posto alla raffigurazione di oggetti fragili e preziosi quali vetri, porcellane e strumenti musicali con cui, una volta in Toscana, Munari corrispose alle richieste di collezionisti allineati sul gusto europeo.