Giuseppe Zocchi
(Firenze, 1716 – 1767)
CAVALIERI ALL’INGRESSO DI UNA VILLA
olio su tela, cm 93,5x74
RIDERS AT THE ENTRANCE OF A VILLA
oil on canvas, cm 93,5x74
Pittore di paesaggi con rovine e figure sul modello romano, di immagini urbane in linea col più aggiornato vedutismo, frescante nei palazzi fiorentini e disegnatore per i commessi di pietre dure dell’Opificio, Giuseppe Zocchi legò il suo nome alle due raccolte di stampe rispettivamente dedicate alle vedute di Firenze e alle ville della Toscana richieste dal marchese Gerini, suo principale committente, di cui fornì i disegni originali riprodotti da diversi incisori.
È appunto alla serie di Vedute delle ville e altri luoghi della Toscana, uscita nel 1744, che deve legarsi il dipinto qui offerto, verosimilmente nato da studi eseguiti nel corso di perlustrazioni in vista di quell’impresa.
Sebbene ristretta nel campo visivo a causa del formato verticale e variata nelle figurine che ne animano il primo piano, la nostra veduta corrisponde infatti – beninteso in controparte – alla tavola 44 di quella serie, intitolata Veduta di paese dalla villa di Loretino, incisa da Johan Sebastian Müller su disegno di Zocchi.
Più che sui motivi paesistici, l’inquadratura ristretta permette qui all’artista toscano di concentrarsi sulla scenetta in primo piano, con l’arrivo in villa di due cavalieri preceduti da un servitore. Dall’alto della terrazza, altri personaggi assistono alla scena.
Inquadrata a destra dall’angolo del muro di cinta, in ombra, su cui risalta la giubba del cavaliere in azzurro, la veduta si distingue per l’attenzione ad aspetti minori, quali le finestre socchiuse della casa: un tratto che ritroviamo nella produzione grafica dedicata alle scene di vita aristocratica e borghese che Zocchi eseguì quale modello per commessi in pietre dure.