ARAZZO, ANVERSA, 1670 CIRCA, BOTTEGA DI PHILIPPE WAUTERS SU DISEGNO DI ABRAHAM VAN DIEPENBEECK
raffigurante Mosè che divide le acque del Mar Rosso, entro ricca bordura a festoni di frutta e foglie che si dipartono da cartiglio centrale sui lati lungo alternati sui lati corti da cariatidi che sorreggono ricchi cesti di frutta, cm 336x615
AN ANTWERP TAPESTRY, CIRCA 1670, WORKSHOPS OF PHILIPPE WAUTERS, AFTER A DESIGN BY ABRAHAM VAN DIEPENBEECK
L’arazzo raffigura il Passaggio del Mar Rosso, uno dei più noti episodi dell’Antico Testamento che racconta la fuga degli Israeliti dall’esercito egiziano attraverso la divisione delle acque del Mar Rosso da parte di Mosè. La composizione, incorniciata da festoni vegetali, ghirlande di fiori e due erme sorreggenti vasi di florida frutta, alla cui base poggiano due variopinti pappagalli, mostra il momento in cui Mosè protese il bastone verso l’esercito del Faraone che fu travolto dai flutti del mare, mentre sulla riva si vede in lontananza il popolo israelita proseguire l’esodo nel deserto e verso la Terra di Canaan. Si tratta di un soggetto rappresentato sovente nella storia dell’arte e che qui trova realizzazione all’interno della bottega di Philippe Wauters ad Anversa su disegno del fiammingo Abraham Van Diepenbeeck. Quest’ultimo, attivo a Den Bosch tra il 1615 e il 1620, fu principalmente disegnatore di stampe per libri, vetrate istoriate, arazzi e soltanto dagli anni trenta del Seicento di pittura monumentale. Ebbe modo di lavorare in varie città: ad Anversa, ove fu membro della gilda di San Luca, a L’Aia, a Parigi e a Fontainebleau. Presumibilmente agli inizi della propria carriera giunse anche in Italia per imparare l’arte vetraria, ma come scrive il biografo Arnold Houbraken, l’esperienza fu così negativa che Abraham Van Diepenbeeck abbandonò questo commercio. Custodito in precedenza nella collezione della Chiesa di Sant’Ambrogio a Milano, l’arazzo si trova citato nel catalogo della mostra “Antwerpse wandtapijten”, curata da Erik Duverger e tenutasi da giugno a settembre del 1973 nel castello di Sterckshof a Deurne, nella provincia del Brabante settentrionale.