FUKE YASUO
(Giappone, prefettura Kagawa 1929)
Senza titolo
1960-70
legno e base in metallo
cm 106x68x16 (totale)
firmata 'FUKE' a incisione su uno dei due lati più stretti
L'opera è stata realizzata dallo scultore giapponese Fuke Yasuo, nato nel 1929 nella prefettura Kagawa, il quale ha apposto a incisione la sua firma su uno dei due lati più stretti del blocco ligneo. Essa inoltre presenta caratteristiche formali e tecniche del tutto analoghe a quelle che incivano la produzione 'milanese' di Fuke. Nel 1962 infatti si trasferì in Italia iscrivendosi all'Accademio di Belle Arti di Brera a Milano, seguendo i corsi di scultura tenuti da Marino Marini. Milano rappresentava il maggior polo di attrazione per le avanguardie artistiche in Italia, soprattutto quelle scultoree.
La scultura di Fuke si può dire decisamente astratta, e l'opera qui presentata è la chiara dimostrazione di questa scelta tematica e formale, che lo situa di diritto nel contesto dell'Astrattismo internazionale degli anni Sessanta e Settanta. Tuttavia, certe caratteristiche dell'opera di Fuke dimostrano senza dubbio la sua provenienza dal Giappone. Prima di tutto la scelta del legno, materiale d'elezione in tutta la storia della cultura tradizionale giapponese, in tutti gli ambiti, dall'architettura alla scultura; quindi una certa sintesi formale e concettuale, che rimanda agli insegnamenti della dottrina buddhista, in particolare in ambito Zen. Proprio questa sua 'giapponesità', non ostentata ma diffusa nella sua poetica, ha fatto sì che Fuke - e con lui gli altri artisti giapponesi 'emigrati' all'estero - potessero mantenere proprie specificità stilistiche, una sorta di background culturale che, nonostante la vena internazionale di questi artisti, ritorna di volta in volta nelle loro opere, con suggestioni di diverso tipo ed entità.