Silvestro Lega
(Modigliana 1826 - Firenze 1895)
PITTORE NEL PAESAGGIO TOSCANO
olio su tavoletta, cm 23,5x14
firmato in alto a sinistra
A PAINTER IN TUSCAN LANDSCAPE
oil on panel, 23.5x14 cm
signed upper left
L'opera è corredata di attestasto di archiviazione presso l'Istituto Matteucci di Viareggio
Da quando dipingere all’aperto diviene una pratica comune, agli inizi del XIX secolo, si sviluppa anche la tradizione di immortalare gli artisti al lavoro, pronti a una caparbia “lotta” con gli stessi elementi naturali.
L’ ombrello diviene quasi uno stereotipo del pittore en plein air, strumento indispensabile per ripararsi dai cocenti raggi solari, e al tempo stesso potenziale causa di piccole catastrofi ai danni del pittore laddove il vento decida di avere la meglio. Le opere raffiguranti artisti al lavoro si diffondono nei primi decenni dell’800, come mostra la Veduta di Bolzano con pittore (1825 ) di Jules Coignet, il quale ritrae il compagno appollaiato su una roccia nel sud Tirolo, intento a osservare la valle del fiume Talvera. L’ombrello è stato piantato a terra, mentre l’artista siede su un piccolo trespolo e lavora direttamente su una tela all’interno della sua valigetta, senza cavalletto. Del resto una simile opera, così come Artisti che dipingono nelle Montagne Bianche (1868) di Homer Winslow, fa riflettere anche sulla compresenza di due o più artisti con altrettanti punti di vista di medesimo luogo. Luoghi noti o scovati attraverso numerosi viaggi, catturati in schizzi poi rielaborati nella quiete del proprio studio.
La bella tavoletta di Silvestro Lega che presentiamo in catalogo, opera inedita, è allineata alla pittura en plein air, ben assimilata dagli artisti della “macchia”. Non sappiamo però chi sia, tra gli amici pittori, colui che Lega ritrae affettuosamente al lavoro, seduto accanto ad un muretto al riparo del sole , sullo sfondo di un inconfondibile paesaggio toscano.