La selezione di opere dal Quattro all’Ottocento si apre con la coppia di tavolette da tempo riferite a Giovanni di Consalvo, generalmente identificato con il Maestro del Chiostro degli Aranci presso la Badia fiorentina, da un insieme non identificato e raffiguranti S. Antonio abate e S. Giovanni Battista.
Sebbene eseguito a Venezia, il Trasporto di Cristo al sepolcro di Carlo Loth è di grande interesse per il collezionismo fiorentino in virtù della documentata provenienza dalla collezione dei marchesi Gerini. Affascinante è il trompe-l’oeil firmato da Carlo Cioci e la rara veduta ispirata al lago di Averno dipinta da Thomas Jones ancor prima di venire in Italia.
Completano la rassegna un gruppo di ritratti milanesi nell’ambito di Daniele Crespi e tele dei maggiori autori del Seicento fiorentino.