Thomas Jones
(Cefnllys, 1742-1803)
IL LAGO DI AVERNO
olio su tela, cm 81x118
firmato e datato “T. Jones 17.." in basso a sinistra
VIEW OF LAKE AVERNO
oil on canvas, cm 81x118
signed and dated “T. Jones 17..” lower left
Provenienza
Roma, Finarte (anni 1990)
collezione privata
Esposizioni
Il Neoclassicismo in Italia da Tiepolo a Canova. Milano, Palazzo Reale, 2 marzo – 28 luglio 2002, n. II.5
Bibliografia
Il Neoclassicismo in Italia da Tiepolo a Canova. Catalogo della mostra, a cura di F. Mazzocca, E. Colle, A. Morandotti, S. Susinno, Milano 2002, p. 61, tav. II.5 (riprodotto al contrario); p. 421 (datato 1799); Thomas Jones (1742-1803) An Artist Rediscovered. Catalogo della mostra a cura di A. Sumner e G. Smith, New Haven 2003, p. 139, n. 27 (non esposto; datato 1774)
Riscoperto in occasione della vendita presso la Finarte di Roma, il dipinto è stato correttamente posto in relazione con la prima attività del pittore gallese, sulla scia dell’esempio di Richard Wilson presso il quale Jones compì la sua formazione a partire dal 1763.
Sebbene la data del dipinto sia stata letta 1779 in occasione dell’esposizione milanese del 2002 in cui fu per la prima volta presentato, la relazione con i paesaggi ideali di Wilson, fortemente influenzati dalla tradizione italianizzante che aveva in Claude Lorrain e Jan Both i propri riferimenti, induce ad anticiparne l’esecuzione agli anni della formazione di Thomas Jones, e comunque prima del settembre 1776 quando egli partì per l’Italia dove sarebbe rimasto fino al 1783.
Anche la tradizionale identificazione del soggetto come lago d’Averno, chiaramente non pertinente, è di pura fantasia come indica il confronto con una veduta di quel luogo eseguita da Jones nel 1779 sulla base di studi dal vero, ed è questo un motivo ulteriore per anticipare l’esecuzione del nostro dipinto rispetto al soggiorno napoletano, occasione di indimenticabili studi di nuvole e cielo, di muri sbrecciati e cupole variopinte visti dalla finestra dello studio, e di pagine straordinarie nel suo diario.
Le figurine in primo piano sono probabilmente di mano di John Hamilton Mortimer, collaboratore di Thomas Jones in varie opere anteriori al viaggio in Italia.